Verona 04 febbraio 2018 – ore 12,30
Stadio Marcantonio Bentegodi
Hellas Verona – Roma
23^ giornata Serie A 2017/18
Dopo un’insperata vittoria contro la più blasonata Fiorentina, il Verona ospita al Bentegodi la Roma reduce dalla sconfitta interna con la Sampdoria e quindi desiderosa di riparare al passo falso casalingo.
Il Verona, dal canto suo, deve dimostrare sul campo che la vittoria contro i viola non è stato un caso, dovuto ad una giornata storta della squadra toscana, ma che c’è una ritrovata voglia di agganciare il gruppo che lotta per rimanere in serie A.
Momenti di tensione si sono registrati prima della partita quando le due tifoserie sono venute a contatto nel piazzale antistante lo stadio. Qualche minuto di scontri prima che la polizia intervenisse per riportare la calma e procedere al fermo di 21 ultrà della Roma. Non si ha notizia di nessun fermo fra le fila dei tifosi gialloblu. I 1.500 tifosi che hanno seguito la squadra giallorossa, in segno di solidarietà per i 21 arrestati, hanno deciso di non appendere in ringhiera nessuna pezza o striscione ma solamente di sventolare qualche piccola bandiera.
Durante la partita, dalla curva dei tifosi romanisti, si sono alzati diversi cori offensivi indirizzati alle forze dell’ordine. E numerosi anche i cori offensivi rivolti alla curva dei tifosi di casa che hanno risposto a tono.
L’allenatore Pecchia è stato a sua volta bersaglio di assordanti fischi alla lettura delle squadre, segno che la vittoria a Firenze non è servita a ricucire lo strappo che ormai si è creato fra la squadra, la dirigenza e i tifosi ormai al limite della sopportazione. Infatti in curva sud, appena dopo il fischio d’inizio, sono stati appesi due striscioni di protesta indirizzati a Fusco e Setti, ritenuti sempre più responsabili di questo campionato fallimentare del Verona.
All’entrata delle squadre in campo, nel settore ospiti, sono stati accesi dei fumogeni rossi e gialli e il sottoscritto è stato colto da un momento di nostalgia ricordando i tempi in cui l’accensione di torce e fumogeni erano una consuetudine per salutare l’ingresso delle squadre. Consuetudine in seguito proibita da qualche benpensante che ha creduto di risolvere così il problema della violenza negli stadi, abolendo ogni forma coreografica all’interno delle curve.
La partita si mette subito in salita per la compagine gialloblu quando la Roma, dopo neanche un minuto, infila il pallone in fondo alla rete del Verona. Non basteranno i restanti 90 minuti e quasi tutto il secondo tempo in superiorità numerica per riacciuffare almeno un pareggio, obiettivo minimo che i tifosi di casa speravano di ottenere da questa partita.
Sicuramente la qualità del tifo giallorosso è stata pesantemente influenzata dai fermi dopo gli scontri nel prepartita. Alla fine dell’incontro, i tifosi gialloblu invece, hanno lasciato lo stadio rassegnati ad un destino che ormai sembra segnato e che ha fatto passar loro anche la voglia di protestare.
Gianfranco Corradi