Non è bastato un campionato intero per decretare la vincitrice del girone A del campionato di Eccellenza laziale. È stato un campionato avvincente, costellato di molte sorprese e con diverse squadre avvicendatesi al primo posto in un turbinio di emozioni difficilmente riscontrabili in passato. Alla fine W3 Maccarese e SSA Rieti hanno terminano il campionato appaiate al primo posto con 76 punti, un solo punticino in più rispetto al Montespaccato e poi, leggermente più staccato il Pomezia.

La promozione si decide dunque in questo interessante spareggio che si gioca a Roma, nel rinnovato stadio delle Tre Fontane e nell’insolito orario delle 10:45. Nonostante la vicinanza cerco di arrivare abbondantemente in anticipo, riesco così a vedere gli ultras reatini arrivare compatti con tre pullman più tantissime auto private. Una volta messo piede in campo mi saltano subito all’occhio le particolarità dello stadio e delle tifoserie, una di fronte all’altra. Per quanto riguarda lo stadio delle Tre Fontane è veramente una vita che non vi ci metto piede, non esagero se dico che all’epoca c’erano solo dei gradoni rialzati e basta, invece adesso i cambiamenti sono tanti e sostanziali: innanzitutto gli spalti possiedono tutti i seggiolini ed inoltre nella parte centrale di una tribuna è stata aggiunta la copertura, ricavandone inoltre la cosiddetta area vip con ulteriori seggiolini più particolari, d’altronde è qui che la Roma femminile disputa le proprie gare interne, sia di campionato che di coppa, per cui la cosa ha influito senza dubbio sulle migliorie.

La W3 Maccarese, erede della famosissima Giada Maccarese, in questi ultimi anni ha cambiato più volte nome e colori sociali, mentre la SSA Rieti nata proprio quest’anno in Eccellenza ed in cui gli ultras si sono subito identificati, è l’unione tra Amatrice e Nuova Rieti. Parlando di tifo balzano subito all’occhio le differenze, con il W3 Maccarese che ha una tifoseria improvvisata e lo si nota già dal materiale, tutto stampato per il momento, in mezzo al quale spicca una bandiera con la dicitura VECCHI SPALTI MACCARESE, ma per il resto null’altro di rilevante. Dalla parte opposta, già dalla disposizione sugli spalti si vede un gruppo ultras, nella fattispecie il COMMANDO ULTRÀ RIETI che con il passare degli anni si è ritagliato il suo piccolo spazio nel vasto panorama nazionale. Per questo importante incontro sono accompagnati dagli amici di Civitavecchia (che espongono lo storico striscione BAD BOYS ed uno stendardo), quelli dell’Albalonga presenti anche loro con lo storico striscione dei WARRIORS ed infine i ragazzi della Lodigiani, che si fanno notare per una sciarpa ed una bandierina biancorossa.

Già nel prepartita si nota la differenza, con i reatini che effettuano battimani a tutto settore magistralmente eseguiti dai presenti, mentre i bianconeri risultano più dispersivi. Con l’entrata delle squadre in campo i tifosi della W3 Maccarese accenderanno un fumogeno e sventoleranno diverse bandiere e bandierine bianconere, dalla parte opposta i sabini espongono un bandierone coi colori sociali e sotto lo striscione “DIFENDI LA STORIA” con la prima lettera di colore rosso, la stessa che tutto il popolo amarantoceleste spera di conquistare alla fine di questa difficile partita.

Nel primo tempo entrambe le tifoserie partono bene ma alla lunga, la tifoseria bianconera, con tutta la buona volontà, comincerà ad alternare lunghe pause ai cori. Il tifo dei reatini, invece, sarà qualcosa di straordinario, nonostante il caldo quasi estivo. È veramente un piacere sentirli e vederli all’opera in questa prima parte di gara in cui non si fermano mai. Autori di tantissimi battimani ad accompagnare i cori, per il colore si affidano ai tre bandieroni.

Sul finire del primo tempo la partita si sblocca grazie a Di Giovanni, che porta il W3 Maccarese momentaneamente in vantaggio per la gioia dei propri tifosi. Nel secondo tempo, pur partendo in svantaggio, gli ultras reatini non si danno per vinti ed anzi rilanciano, dimostrando grande spirito di sacrificio ma soprattutto unità. Incuranti dello svantaggio e del caldo intonano il coro “noi vogliamo vincere”, tenuto per una ventina di minuti ed oltre, tant’è che i dirimpettai, notando questa cosa, cercheranno pure loro di intonare alcuni cori, quasi a spezzare in qualche modo il momento di maggior enfasi degli avversari.

Oggi però contro i sabini sarebbe difficile per qualsiasi tifoseria, infatti continuano a tifare incuranti ed effettuare un gran numero di battimani. Nemmeno lo scorrere dei minuti intacca minimamente la loro prestazione che, a sei minuti dalla fine, viene premiata da Sarritzu che trova l’angolino giusto per infilare l’estremo difensore bianconero e fa esultare la tifoseria amarantoceleste. Gli ultimi minuti sono però quelli più palpitanti, il Rieti crede nella vittoria e quando manca un minuto al novantesimo, passa in vantaggio grazie all’incornata di Andrea Fiscaletti.

Quando si attende solo la fine delle ostilità, questa partita rocambolesca vede, quando mancano quindici secondi alla fine dei cinque di recupero, il pareggio inaspettato della W3 Maccarese che rimanda tutto ai tempi supplementari, per la gioia sfrenata dei tifosi bianconeri quasi rassegnati alla sconfitta. La tifoseria sabina ha bisogno di un po’ dei minuti dell’extra-time prima di riprendersi dallo shock del pareggio proprio quando tutto sembrava fatto; superata questa fase l’incitamento riprende positivamente, mentre dalla sponda opposta continuano a stentare.

In campo invece le emozioni non finiscono mai: al centesimo minuto in punto bomber Rossi porta di nuovo in vantaggio la SSA Rieti, il W3 Maccarese attacca a testa bassa, reclama un penalty nei minuti finali, ma al fischio finale nulla cambia e può finalmente esplodere la gioia dei giocatori e dei tifosi reatini per questo ritorno in serie D, mentre gli avversari di mister Colantoni dovranno passare per gli spareggi, a partire dalla trasferta in terra toscana contro il Terranova Traiana. Questa però è un’altra storia, ora c’è solo spazio per la gioia del Rieti, con i giocatori che festeggiano sotto il settore degli ultras questa tanto agognata promozione. Sugli spalti compare anche lo striscione BENTORNATA SERIE D, lo stesso che dopo pochi minuti compare in campo nelle foto di rito dei giocatori. Pur con i festeggiamenti ancora in corso sono comunque costretto a lasciare lo stadio, anche per via dei tempi supplementari che hanno prolungato oltremodo la sfida: alle 15 nel quartiere di San Basilio ho un’altra partita da seguire ed un’altra storia da raccontare, con i cori dei tifosi reatini che mi rimbombano in testa mentre mi allontano con la macchina.

Marco Gasparri