Nuovo episodio in questo incredibile epilogo di stagione, poiché l’FC Schaffhausen (Sciaffusa in italiano), uscito dal nulla, ha intrapreso lo sprint finale per la Super League (Prima divisione svizzera), tornando alla pari con Aarau e un punto dietro Winterthur. L’incontro di venerdì sera promette scintille poiché oltre ad essere un match per la promozione, si tratta di un derby, spesso vinto dai Böcke (Arieti) di Sciaffusa sul campo, ma spesso vinto dai Löwen (Leoni) zurighesi sugli spalti.

I gruppi gialloneri dello Schaffausen, quando giocano in casa, si riuniscono nella Bierkurve (letteralmente: Curva Birra). Il trasferimento dalla fatiscente Breite alla Wefox Arena (ex Lipo Park) nel 2017 non ha avuto l’effetto sperato, dal momento che il pubblico sembra fuggire da questo bello stadio, ma troppo lontano dal centro cittadino. Oltre ai tanti diffidati e alla cattiva “reputazione” maturata a seguito di un derby nel 2019, dopo l’esposizione di uno striscione “Winti Fraue figgä und verhaue” (“Fottere e picchiare le donne di Winterthur”), proprio mentre la Svizzera si preparava a vivere uno storico sciopero femminista.

La partita di oggi è sold out già dall’inizio della settimana, e la folla ha pazientemente raggiunto i cancelli dell’impianto più di un’ora e mezza prima del calcio d’inizio. Tensione palpabile con la polizia antisommossa quando il corteo locale è arrivato davanti allo stadio, seguito pochi minuti dopo dai gialloneri che sono comunque entrati senza intoppi nel settore ospiti.

È prevista una coreografia per i Leoni composta da un imponente striscione “Vorwärts Winterhur” (Avanti Winterthur) e sciarpe usa e getta bianche e rosse, mentre gli ospiti espongono bandiere e stendardi.

Gli Arieti dominano l’inizio della partita segnando il primo gol dopo soli nove minuti di gioco, e provocando il caos nel settore ospiti. Ciò non impedisce ai “Rot und Wiis” (Biancorossi) di creare alcune occasioni, consentendo allo stadio di prendere fuoco, in senso figurato, ma anche letteralmente allorquando due sciarpe del Winterthur vengono bruciate.

La tensione aumenta nel corso dei minuti, fino al rigore ottenuto e trasformato dagli zurighesi. Alla fine della partita fanno capolino due striscioni da entrambe le parti: “Lappi träum wiiter” dei padroni di casa che invita gli ospiti (senza troppi eufemismi…) a smettere di sognare, facendo un po’ il verso ad un bassorilievo su una torre antica di Sciaffusa; “Eues spiel günner mir!” è invece lo striscione dei gialloneri (“Il vostro gioco lo vinciamo noi”, più o meno) che allude alla coreografia “Wanna play a game” ispirata dal film Saw e realizzata a Sciaffusa a febbraio.

Tensione in campo e sugli spalti, belle coreografie, uno stadio pieno (9.000 spettatori): è stato insomma un bel derby. Mancava solo una torciata per completare il tutto (pare che la cosa sia stata voluta, onde evitare ulteriori penalizzazioni al club dopo il caso del boccale di birra lanciato ad un arbitro a marzo).

Max Michelet