Dopo essere stato presente più di tre settimane fa qui ad Ancona, per la gara di Coppa Italia di serie C, in gara unica contro il Rimini, decido di tornare nuovamente, questa volta per una partita di campionato, per rivedere la curva dorica apparsami un po’ sottotono nel poco consono turno infrasettimanale. Raramente la tifoseria anconetana mi aveva deluso, così per togliermi qualsiasi dubbio sono di nuovo al “Del Conero” per la gara di campionato contro la Lucchese, di sabato ma alle 17:30.

L’Ancona in questo inizio di campionato sta riscontrando parecchie difficoltà e dopo dieci partite si trova a centro classifica con 14 punti, mentre la Lucchese è sorprendentemente al quarto posto seppur in coabitazione con altre tre formazioni. Per essere una serata di fine ottobre la serata è piacevole ed allo stadio accorrono oltre duemilaseicento spettatori, di cui una sessantina di fede rossonera. Tra l’altro la Curva Nord di Ancona ha ricordato Fabio Giovagnoli, alias “Favoloso”, prematuramente scomparso due anni fa all’età di 43 anni, per una male incurabile, con uno striscione toccante affisso nella parte centrale della curva e rimasto appeso per tutta la durata dell’incontro.

Con l’entrata delle squadre in campo si osserva un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’esplosione di una palazzina avvenuta a Lucca ed anche gli ultras lucchesi espongono uno striscione a firma di tutta la Curva Ovest che poi viene deposto per tenere a mano, per tutta la partita, le varie pezze dei gruppi mentre ai lati estremi sventolano due bandieroni. I padroni di casa optano per una semplice sbandierata con due bandierine, qualche bandiera ed un paio di stendardi.

Nel primo tempo gli anconetani partono subito col piede giusto: tifano alla grande, effettuando un gran numero di battimani ad accompagnare i cori, ma la cosa che più mi sorprende è l’intensità decisamente diversa rispetto alla partita di Coppa. Ottima è la prova dei lanciacori, in tre in piedi sulla balaustra con altrettanti megafoni, riescono a coinvolgere anche quelli che si trovano nelle parti alte della Nord.

A sette minuti dal riposo arriva il gol ospite con i padroni di casa che continuano a tifare come niente fosse. Nel secondo tempo l’Ancona sembra trasformarsi ed attacca alla ricerca del gol del pareggio, ovviamente la Curva non si fa pregare per incitare gli undici in campo, e puntualmente la rete arriva al cinquantasettesimo minuto grazie a Simonetti che fa esplodere il settore. Gli ultras dorici proseguono nel loro tifo e l’intensità dei cori rimane sempre su buoni livelli.

La squadra sembra portare la grinta degli ultras in campo, continua ad attaccare, colpisce un palo e a sei minuti dal novantesimo Spagnoli, con un gran colpo di testa, sigla il gol del sorpasso andando ad esultare sotto la Nord. La Curva è un tripudio fino al fischio finale dell’arbitro, forse a voler essere pignoli servirebbe un po’ di colore in più, ma complessivamente la loro prova è stata più che soddisfacente, bravi!

Passando a parlare dei lucchesi, devo dire che era difficile farsi sentire nella bolgia odierna, poi diciamocela tutta, il “Del Conero” strutturalmente non aiuta ma gli ospiti provano comunque a farsi sentire. Il loro tifo non è continuo, le pause puntellano la loro prima parte di gara, poi cominciano a infischiarsene se si sentano o meno ma tifano e basta, in maniera più continuativa e convincente. Bandieroni ai lati sempre in movimento con un altro paio di bandiere e stendardi, cori brevi ma decisi, offrono inoltre diversi battimani ed esultano al gol del momentaneo vantaggio siglato su rigore da Bianchimano.

Nel secondo tempo con l’Ancona che segna e la Nord che sale, i toscani fanno quello che possono ma qualche pausa c’è. A fine partita la squadra li va ad applaudire e loro ricambiano il saluto, così come avviene dalla parte opposta dove ovviamente la soddisfazione per il risultato è maggiore. Scende in campo a festeggiare anche il presidente Tiong, presente per la prima volta in questa stagione. Ultimi cori per i lucchesi mentre volge al termine una giornata con la Curva dorica su cui cercavo conferme e sono stato accontentato, ma a dire il vero anche i lucchesi mi sono piaciuti, soprattutto perché non era semplice cercare di tifare in uno stadio così ed era facile farsi prendere dallo sconforto e mollare. Lascio lo stadio anch’io, in attesa dell’indomani in terra marchigiana e di un’altra tifoseria da osservare.

Marco Gasparri