All’indomani di Latina – Giugliano, grazie anche al mio giorno di riposo lavorativo e all’orario pomeridiano in cui si disputa l’incontro, parto alla buon’ora per raggiungere lo stadio “Del Conero” dove alle 14:30 inizia un altro incontro del Primo Turno di Coppa Italia di serie C tra Ancona e Rimini, sempre in singola sfida. Grazie a delle ottime coincidenze ferroviarie riesco ad arrivare anche con un certo anticipo, così da esplorare le zone limitrofe dell’impianto, scorgendo le varie scritte e murales realizzati dagli ultras dorici, alcuni purtroppo rovinati dal passare del tempo.

Mi colpisce positivamente il restyling dello stadio. Pur essendo di solito contrario ai seggiolini in curva, riconosco l’attenzione all’identità ultras, vista la scritta “CURVA NORD” composta da seggiolini bianchi alternati al rosso, così come rossa è la dominanza cromatica negli altri settori, compreso quello ospite, svicolando dall’odiosa tendenza ai seggiolini multicolore tanto in voga ultimamente, con la quale cercano di occultare i fallimenti del calcio italiano in termini di politiche dei biglietti.

Non mi aspetto un pubblico numeroso, visto che l’orario non è dei migliori e lo rimarcano anche gli ultras anconetani con lo striscione: “IL NOSTRO IDEALE È DIFFERENTE… A QUESTI ORARI NON È IL CALCIO DELLA GENTE!”. In compenso la giornata è molto calda per il periodo e questo potrebbe essere un incentivo, ma se gli ultras presenziano in buon numero, non si può dire lo stesso dei restanti tifosi le cui presenze sono scarne.

Inizia la partita e nel settore ospiti non c’è ancora traccia dei riminesi. Sono curioso di vedere come si sono riorganizzati dopo lo scioglimento dei RED WHITE SUPPORTERS avvenuto nel 2019, per cui spero sia solo un leggero ritardo. Nulla di trascendentale dal punto di vista coreografico dagli anconetani, che iniziano la gara al piccolo trotto, ma appena notano alcuni bandieroni fare capolino fuori dal settore ospiti, alzano decisamente i decibel del tifo. Chissà se prima o poi in Italia le istituzioni riusciranno a prendersi le loro responsabilità come chiedono di fare agli ultras, facendo il proprio dovere e permettendo loro, in virtù di un biglietto interamente pagato, di poter assistere alla gara dall’inizio, senza inutili lungaggini o peggio ancora limitando numericamente i biglietti, vietando in toto la trasferta e appiattendo lo spettacolo del calcio italiano, rendendolo monco di una delle sue parti più belle ed interessanti.

Gli ospiti, oltre una trentina, entrano al sedicesimo del primo tempo, si raggruppano dopo aver attraversato con un minicorteo il proprio settore, colorandolo poi ottimamente grazie ai bandieroni ed alle bandierine, tra cui una giallorossa degli amici di Cattolica che tengono inoltre a mano un loro stendardo, insieme a quelli della CURVA EST, uno dei quali dedicato a Gavino, tifoso riminese scomparso. Nel primo tempo si mostrano molto carichi, con numerosi battimani e non disdegnano nemmeno cori contro gli anconetani, che dapprima fischiano e poi contraccambiano. Tifo davvero di primo piano il loro, che praticamente non si fermano mai.

Gli anconetani si fanno invece notare per lo sventolio di un bandierone e di qualche bandiera. Molto bello lo stendardo “Anconetani” con lo sfondo raffigurante il famoso Caffè Borghetti, mentre il tifo vocale purtroppo stenta a decollare con alcune pause che si notano. Cercano di ovviare alla mancanza di intensità effettuando dei battimani ma la sostanza non cambia di molto, anche nel secondo tempo, seppur si registri un miglioramento sul piano dell’intensità corale ed una intensificazione dei battimani ad accompagnare i cori. Ci pensa Santini al sessantacinquesimo a spegnere l’entusiasmo, siglando il gol vittoria degli ospiti che fa esplodere di gioia i riminesi.

Se da una parte i padroni di casa mugugnano e eccedono in qualche pausa di troppo, sulla sponda opposta l’entusiasmo è crescente, culminando in una bella sciarpata mista a diverse bandierine. Tifo lineare il loro, fatto di una discreta intensità e tantissimi battimani, senza tralasciare cori con cui stuzzicare gli anconetani, che rispondono per le rime.

Il risultato non cambia più e dopo il triplice fischio, la squadra ospite va a ricevere gli applausi della propria tifoseria per questa qualificazione al secondo turno dove ospiteranno di nuovo il Cesena al “Romeo Neri” per un altro vibrante derby. Sul versante anconetano, com’era nell’aria, la squadra viene contestata non tanto per questa eliminazione, quanto per l’andamento generale che in questa stagione si sta rivelando molto meno entusiasmante. Finisce così una di quelle partite, insignificanti per la massa di tifosi, che solo la presenza degli ultras riescono a rendere emozionante.

Marco Gasparri