Una domenica soleggiata mi accoglie a Barletta, città che torno a visitare in virtù dell’interessantissimo incontro odierno fra i biancorossi padroni di casa e il Matera. Possiamo tranquillamente affermare che si confrontano due tra le migliori realtà del vasto panorama della serie D. La situazione in casa Barletta non è però tra le più rosee: il tragitto che mi conduce allo stadio è non a caso, contrassegnato da molti striscioni contro la società appesi in più punti della città. Anche gli amici di Catanzaro, in un cavalcavia nelle vicinanze del Puttilli, hanno voluto esprimere la loro solidarietà con uno striscione riferito alle criticità emerse fra la dirigenza e la tifoseria che non la ritiene più all’altezza delle promesse fatte e delle ambizioni della piazza. Gli stessi UC, varcate le soglie dello stadio, li si ritrova in Curva Nord con tanto di pezza, a consolidare una tra le amicizie più longeve del panorama ultras.

Il primo tempo decido di passarlo invece sotto al settore ospiti. Dove i materani fanno il loro ingresso con la più classica delle entrate in blocco, quando le squadre sono già in campo. Formato il loro quadrato, decidono di posizionarsi in maniera più defilata, anziché centralmente. Forse una strategia per far sentire maggiormente i cori e il fiato sul collo alla squadra. Fotograficamente parlando per me è vantaggioso, poiché il bellissimo sole odierno batte proprio su di loro e crea un effetto migliore, rispetto a quando le tifoserie invece si mettono centralmente e vengono coperte dall’ombra.

Come l’anno scorso, in cui ero presente a questa stessa partita, il settore materano è come sempre bello da vedere e sentire. Un tifo possente, lineare, senza fronzoli inutili. Aiutati da un tamburo, offrono un incitamento costante per tutta la gara. Qualche bandierina, non troppo invadente, e manate molto compatte. Nulla da dire, è quello che mi aspettavo e che ho sempre visto dai materani. Complimenti a loro.

La curva barlettana, nonostante la situazione ambientale, l’ho vista, prima da lontano nel corso del primo tempo poi avvicinandomi sotto di loro nella ripresa, in grandissima forma. Ovviamente, rispetto all’anno scorso, i numeri sono calati, cosa prevedibile visto il campionato mediocre; ma per tifo, passione e colore, rimangono sempre ad ottimi livelli. Il loro sostegno è intenso per tutti i novanta minuti. Davvero un plauso alla Curva Nord che dimostra, nonostante le intemperie, di essere sempre all’altezza della situazione.

La partita in campo finisce due a zero per i padroni di casa, che colgono tre punti preziosi nella lotta per la salvezza. Una vittoria che non si vedeva da parecchio tempo da queste parti e che riporta una boccata d’ossigeno per la classifica. Resta invece un punto interrogativo sul futuro della società pugliese. La speranza è che possa trovare stabilità e tornare a calcare quei palcoscenici che i suoi tifosi meriterebbero.

Catello Onina