Bologna-Sassuolo si potrebbe considerare un derby emiliano attenendosi a strette ragioni logico-geografiche. Se non fosse che suo malgrado, o per meglio dire malgrado l’assoluta mancanza di colpe specifiche della sua tifoseria, il club neroverde continua ad essere visto e vissuto come un corpo estraneo all’interno del mondo del calcio. Con le sue tradizioni, i suoi riti, le sue particolarità che trascendono il mero fattore numerico, tanti piccoli centri della provincia italiana rappresentano qualcosa di prezioso nel nostro immaginario. “Clamoroso al Cibali”, Romeo Anconetani e Costantino Rozzi, lo stesso Bologna, lo squadrone che tremare il mondo fa, sono parte e valore aggiunto dello sport più amato dagli italiani. Sassuolo invece con il suo innaturale trasloco a Reggio Emilia con immancabile detrimento dei tifosi reggiani, continua ad avere quel retrogusto di franchigia statunitense che non solo non piace ai tifosi avversari, ma non ha nemmeno permesso agli stessi sassolesi, con la loro onesta storia passata in termini di tifo, di godere di questo exploit calcistico e di crescere di conseguenza.

Si gioca alle 20.45 di sabato sera questa gara, alla presenza di quasi 22.000 spettatori grazie anche a diverse promozioni che il Bologna FC, specie in alcune partite di medio livello e soprattutto in favore degli studenti, mette in atto al fine di garantirsi quanto più seguito possibile. E perché no, anche una certa fidelizzazione, che si persegue appunto con politiche di apertura e non solo con quelle sciocche schede a punti che poi sono in realtà una subdola scusa per il meschino controllo sociale delle questure.

Bella sciarpata iniziale della curva di casa con tutti i vari bandieroni e diversi fumogeni a colorare di rosso e di blu il centro nevralgico del tifo locale. In linea con le ultime partite, sempre in salita e non solo numericamente il supporto della tifoseria bolognese, che si segnala inoltre per due striscioni esposti durante la partita, uno di incoraggiamento a Karlsson, funestato da un lungo infortunio dal quale tutti si augurano possa riprendersi bene e in fretta. L’altro, “42 € È UNA RAPINA, GIULINI DEL CALCIO SEI LA ROVINA”, rivolto al presidente del Cagliari per l’esoso costo del settore ospiti che i bolognesi hanno dovuto sostenere durante la loro ultima trasferta nell’isola.

Da Sassuolo circa 170 ospiti muovono verso il capoluogo di regione, con circa 7/8 pezze appese in balaustra a rappresentarli. Si fa fatica a sentirli tifare, visto anche il numero dei presenti oggi al “Dall’Ara” e la distanza da cui mi trovo ad osservarli, ma qualche “SASOL” riesce a ritagliarsi il suo spazio. Mentre le bandiere sventolano a dare colore e movimento al loro manipoli, verso la metà del primo tempo viene esposto uno striscione di manifesta solidarietà interna. Purtroppo per loro, in campo il Sassuolo viene sconfitto per 4-2 con il Bologna che torna dunque a vincere e sorridere dopo un periodo di appannamento che cominciava a pesare sull’ottimo campionato fin qui svolto.

Luigi Bisio