Seconda partita consecutiva in casa per il Bologna contro l’Udinese, gara in cui i padroni di casa cercano un pronto riscatto dopo la pessima prestazione nell’incontro precedente, sconfitti per 0-3 dal Genoa, mentre i friulani sperano al contrario di poter risultare anche loro corsari al “Dall’Ara” e allontanarsi così dalla zona retrocessione.

Prima della partita, lo speaker lancia un appello in favore di Patrick Zaki, studente egiziano dell’università di Bologna incarcerato appena ritornato in ferie nel proprio paese, a causa del suo attivismo nel campo dei diritti degli omosessuali. Un caso che rievoca da vicino quello più famoso di Giulio Regeni, in cui purtroppo l’epilogo fu amaramente tragico. Sulla questione si pronunciano anche gli URB’74 con lo striscione “Giustizia per Patrick”.

Tornando alla partita, solito tappeto di stendardi rossoblu con tanto di ottima sciarpata a tutta la curva per accompagnare l’ingresso dei giocatori in campo. Il tifo bolognese risulta prettamente incentrato nel sostegno alla squadra con qualche divagazione contro gli ospiti, offesi in barba all’amicizia che anni addietro vigeva fra le parti.

In campo, ancora una volta la fortuna sembra voltare le spalle alla compagine felsinea, ma proprio quando i più scettici fra i tifosi stavano abbandonando il “Dall’Ara”, in piena zona recupero arriva l’ormai inaspettato pareggio che premia e manda in estasi i tifosi rimasti fedeli al proprio “amore”.

Da Udine presenti circa 300 tifosi, alcuni giunti in pullman ed il resto in macchina, invogliati anche dalle bella giornata. Pochi a cantare ma per novanta minuti ed oltre non si prendono un attimo di pausa, facendo sfoggio di tante bandiere con i diversi simboli dei gruppi che rimangono sempre in alto, sventolando fino al termine dell’incontro che, oltre ad un buon punto, lascia ai tifosi bianconeri la consapevolezza di aver dato tutto per la propria causa. Impegno davvero indiscutibile e prova sicuramente positiva.

Luigi Bisio