Dopo circa due mesi finalmente riesco a farmi un nuovo weekend fuori ed unire due partite, una al sabato e l’altra alla domenica. Non è stata una scelta facile perché oltre alle partite volevo aggiungere anche un posto ed uno stadio dove non ero mai stato. La scelta cade su Cittadella-Palermo ed Arzignano-Padova, ma solo grazie al vecchio amico Alessandro riesco a completare la doppietta ed andare ad Arzignano, visto che la domenica non ci sono pullman che vi ci portino.

Il venerdì sera parto alla volta di Padova con il vecchio e caro pullman low cost, che ha sostituito la maggior parte dei viaggi su rotaia, indubbiamente più comodi ma economicamente più costosi. Riesco a tornare all’antico amore per la breve tratta da Padova a Cittadella. C’ero già stato un paio di volte in questa cittadina di appena ventimila abitanti anni addietro, per le gare dei locali contro Avellino e Perugia ma scendere dal treno e oltrepassare la porta della stazione, ha ogni volta odori e sapori diversi. Chi è abituato allo stress e alla frenesia della grande città, viene catapultato in un mondo a parte e totalmente diverso che, in una giornata soleggiata come questa, risalta ancora di più. Mi godo la pace e la tranquillità passeggiando nel breve tragitto che separa la stazione dallo stadio, per far trascorrere il tempo che separa dalle 14, orario di inizio del match.

Dopo lo stadio è immancabile una visita nella parte storica della città, quella dentro le mura. Per un amante delle città fortificate, Cittadella è il prototipo della perfezione che consiglio di venire a visitare almeno una volta. Con un ampio margine sull’inizio dell’incontro, decido di tornare nuovamente allo stadio “Pier Cesare Tombolato” per assaporare l’atmosfera, anche se dalla parte palermitana due grossi cancelli precludono alla vista tutto ciò che succede nel prepartita. Con l’approssimarsi del calcio d’inizio, anche per me è tempo di prendere posto, non prima di aver fotografato qualche scritta o murales.

Fortunatamente gli ultras delle due squadre non sono ancora entrati, così avrò modo di apprezzare il loro ingresso. Alla spicciolata quello dei tifosi e sicuramente più numeroso e compatto quello dei gruppi ultras. Dai dati forniti a fine partita, emerge che gli spettatori totali sono 4.334 di cui 1.335 di fede rosanero, con altri tifosi siciliani sparsi anche per le tribune dello stadio, per lo più residenti fuori regione e emigrati per motivi di studio o lavoro. Riempiono tutto il settore ospiti con i gruppi ultras che si sistemano quasi al centro seppur leggermente verso la loro sinistra. Inoltre, poco dopo il fischio d’inizio, viene esposta una pezza degli Ultras della vicina Padova per rinsaldare uno dei rapporti più longevi del panorama ultras italiano.

Il Palermo neopromosso in serie B sta disputando un buon campionato, attualmente si trova a centro classifica ad una manciata di punti dalla zona play off, mentre il Cittadella sta cercando in tutti i modi di ottenere il prima possibile la salvezza diretta, anche se forse ci sarà da lottare fino all’ultima giornata considerando che dietro ci sono squadre blasonate che vorranno disperatamente evitare di retrocedere nella terza serie.

Gli ultras granata si sistemano nella loro abituale postazione, forse leggermente più in basso rispetto all’ultima volta che li ho visti all’opera da cui sembrano anche “cresciuti”. Evidentemente tutti questi anni di serie B, affrontando tifoserie più o meno numerose e valide, non possono che avergli fatto bene. In questa partita, accolgono le squadre in campo sventolando i loro bandieroni, primo su tutti quello con il simbolo del carro dei Carraresi, importante e nobile famiglia locale che è raffigurato anche nel grosso bandierone dei club, che reca inoltre il profilo delle mura cittadine con il supporto di bandiere granata a completare il tutto. Gli ospiti invece sventolano diversi bandieroni ed effettuano una bella sciarpata.

Nel primo tempo la partita in campo si fa subito rocambolesca, dopo appena tre minuti il Cittadella passa in vantaggio e dopo altri venti raddoppia su calcio di rigore, gli ultras locali esultano e si fanno sentire forte e chiaro, incitando la squadra con cori e battimani e garantendo colore con i bandieroni che sventolano ininterrottamente per tutta la prima frazione. Dalla parte opposta, i rosanero partono forte con cori che sono dei veri e propri boati, numerosi battimani a tutto settore che restituiscono un buon colpo d’occhio e bandieroni sempre alti a dare colore e movimento. Qualche piccola pausa dopo il gol del 2-0 ma alla mezzora la squadra accorcia le distanze, facendo esplodere il settore dove si accendono anche fumogeni rosanero. Sul finire della prima parte di gara, nuova sciarpata e squadra che recepisce la spinta e grazie a bomber Brunori, incredibilmente pareggia una partita che all’inizio sembrava compromessa, con ovvia e ampia esultanza dei sostenitori rosanero.

Nel secondo tempo, sulle ali dell’entusiasmo, gli ultras palermitani continuano ad incitare forte la squadra con numerosi battimani ad accompagnare i cori ed il colore garantito dai bandieroni oltre che da un buon numero di stendardi delle varie sezioni della Curva Nord. Al minuto sessantaquattro esultano ancora per il gol del vantaggio di Di Mariano che esulta sotto il settore dove si accende ancora un fumogeno di colore nero.

I padroni di casa, pur increduli per il risultato clamorosamente ribaltato, cercano di tifare ed anche se il calo d’intensità è evidente, non molleranno e spingono i granata soprattutto con tanti battimani rispetto alla prima parte di gara, mentre viene meno il colore delle bandiere. Vengono premiati ad un quarto d’ora dalla fine quando Maistrello sigla la propria personale doppietta e chiude l’incontro su un pirotecnico 3-3.

Al triplice fischio finale applausi per tutti i giocatori sotto i rispettivi settori. Sicuramente è stata una partita che non ha annoiato in campo, ma nemmeno sugli spalti che hanno offerto diversi spunti particolarmente interessanti. Finita la partita mi ricongiungo con l’amico Alessandro con cui chiudo la giornata nello storico pattinodromo di Viale Ferrarin per la gara di Roller derby femminile tra le The Anguanas Vicenza e le austriache del Vienna Roller Derby, in attesa della mia prima assoluta al “Dal Molin” di Arzignano dell’indomani. 

Marco Gasparri