Gli Ultras della Curva Anna ci tengono a prendere posizione su quanto accaduto, sentito e detto dopo i fatti di Ravanusa. Dopo essere stati oltraggiati nella nostra dignità, ci troviamo a mostrare il totale dissenso nei confronti di chi ha commesso quel gesto e di chi ci accusa ingiustamente di un qualcosa che non abbiamo fatto. Chi vive la curva e lo stadio, specialmente negli ultimi anni, sa benissimo che il tifo organizzato è contro questi atti che con il nostro movimento hanno poco a che fare. Ricevere merda senza un’equa analisi dei fatti e generalizzare invece di condannare l’azione del singolo fa male, ma in coscienza nostra non duole, di critiche ne abbiamo ricevute negli anni, le spalle sono belle larghe, ma infangare un’intera curva e tutto quello che di buono è stato fatto in questo modo no, non ci stiamo! La misura è colma e l’esigenza di ribadire che la Curva non ha nulla a che fare con questi gesti e chiarire un paio di cosette non è più rimandabile. Quindi chiediamo che eventuali commenti in ogni direzione, rientrino nella sfera del rispetto e soprattutto delle responsabilità. Sentiamo dire che noi siamo il marcio, che abbiamo tradito i nostri valori… bene, non spetta a noi giudicare chi o cosa siamo, per quello ci sono i fatti ed i siracusani negli anni si sono dimostrati secondi a nessuno. La cosa che ci fa più male sono le critiche e la mancanza di rispetto per chi vive Siracusa e il Siracusa 7 giorni su 7, non solo la domenica come certuni di voi che vengono solo per interagire con le proprie frustrazioni di vita quotidiana. Ci fa male questo popolo, mai unito, sempre distaccato, pronto a giudicare e puntare il dito su cose che non gli competono, infangare la Curva della propria città per il singolo fa capire quanto piccola sia la vostra mentalità, e quanto cattiveria vi scorra dentro. La Curva è un posto aperto a tutte le “categorie”, in curva trovi dall’avvocato al disoccupato, il muratore e lo studente, in curva trovi ragazzi di strada e figli di papà, in curva non si fanno distinzioni… ma in curva ci sono delle regole, dei codici non scritti che vanno rispettati per tramandare la giusta mentalità, quell’amore viscerale che ti fa diventare primo tifoso pronto a tutto pur di difenderla. E se in curva queste regole non vengono rispettate allora si che è giusto condannare il gesto del singolo, ma non una curva intera. Ci siamo sempre presi le nostre responsabilità anche quando in torto non eravamo, senza troppi piagnistei, andando anche incontro ad una repressione spropositata verso il nostro movimento. Le decisioni che prendiamo, le azioni eseguite passano attraverso un confronto collettivo con riunioni settimanali, qualsiasi decisione presa all’infuori non può rappresenta una curva intera. Che sia ben chiaro, la Anna non necessita di lezioni di vita da nessuno. Criticateci pure ma non ci vedrete mai marcire!