Dopo la fase preliminare della Coppa Italia di Serie D andata in archivio domenica scorsa, quest’oggi si disputa il primo turno della stessa. All’Enzo Blasone di Foligno sono di scena la squadra locale, che ha superato nel turno precedente il Bastia a domicilio, ed il Tolentino che è andato ad espugnare il campo di gioco del Porto Sant’Elpidio.

Ironia della sorte queste due formazioni si erano già affrontate nella scorsa stagione, pur disputando campionati differenti, nel primo turno della fase nazionale di coppa Italia di Eccellenza, riservata alle squadre vincitrici della coppa nella propria regione. Quella volta, in un doppio confronto, fu la formazione umbra che, non senza difficoltà e solo ai calci di rigore, riuscì a superare il turno, venendo poi estromessa nel turno successivo dalla Bagnolese.

Quest’oggi la gara si disputa alle 16 e circa trecento tifosi assiepano gli spalti dello stadio folignate, con i cremisi che si presentano in una quarantina di unità, tra cui una quindicina di ultras arrivati a ridosso del fischio d’inizio. Dalla parte opposta gli ultras, insieme al pubblico locale, prendono posto nella tribuna coperta dato che la curva è chiusa e la gradinata è in fase di ristrutturazione.

Nella prima parte di gara sono gli ospiti a farsi sentire più assiduamente con discreti battimani ad accompagnare i cori, anche se dopo una ventina di minuti cominciano le prime pause, sicuramente complice il caldo. Intonano pure qualche coro ostile nei confronti degli ultras del Falco, che dapprima sembrano sorvolare ma poi rispondono per le rime, a volte in maniera goliardica.

A fine primo tempo il Tolentino passa in vantaggio per la gioia dei propri sostenitori, che esultano in maniera tutt’altro che pacata avvicinandosi al divisorio, dove scambiano parole non certo amichevoli con i dirimpettai. Nella seconda parte di gara partono bene per poi spegnarsi lentamente fino a far registrare pause più che significative.

Dalla parte opposta, gli ultras folignati non espongono nessuna pezza (purtroppo l’invadenza degli striscioni pubblicitari di certo non li incentivano), ritagliandosi comunque uno spazio tutto loro ma mettendoci svariati minuti per carburare. Si fanno notare soprattutto per degli sporadici ma bei battimani, poi il tifo resta discontinuo con pause e cori che si alternano tra loro.

Nel secondo tempo, con la squadra sotto di un gol, gli ultras biancoazzurri fanno quadrato e finalmente sfoderano una prestazione all’altezza del loro blasone. Ci sono momenti in cui la parte calda della tifoseria effettua dei potenti battimani e si fa sentire nei cori con una certa intensità, tant’è che anche la squadra, pur ridotta in dieci, si fomenta ed attacca alla ricerca del gol del pareggio, il quale puntuale arriva a dieci minuti dalla fine, grazie al rigore trasformato dall’infaticabile Peluso, che va ad esultare sotto il settore dei padroni di casa.

Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro manda le due squadre direttamente ai calci di rigore, come esattamente avvenuto la scorsa stagione, ma questa volta la lotteria dagli undici metri premia la squadra marchigiana che passa il turno.

Successivamente i giocatori cremisi vanno ad esultare sotto il settore della propria tifoseria che non crede ai propri occhi, mentre i giocatori del Foligno, a testa bassa, vanno sotto il settore degli ultras che cercano di consolarli, applaudendoli per poi cantare insieme dei cori con i giocatori tutti abbracciati tra loro.

Marco Gasparri