fossa-lestiniNei giorni scorsi, attraverso la propria pagina facebook, la Fossa dei Leoni, storico gruppo ultras al seguito della Fortitudo Bologna, aveva lanciato un’iniziativa dagli intenti chiaramente goliardici: una colletta per raccogliere in anticipo i soldi dell’eventuale multa a cui si esponevano pur di insultare l’odiato Lestini.

Per fare un veloce riassunto, la querelle fra Lestini e la Fossa comincia nella stagione 2009/10 quando il cestista abruzzese giocava a Forlì e nelle due gare in cui la sua compagine affrontò la Fortitudo, in finale di Coppa e poi ai Playoff, fu protagonista di pesanti battibecchi con i tifosi bolognesi. Pizzicato dai tifosi Fortitudini, nella trance agonistica finì per cedere mentalmente, rendendosi autore di gesti di disappunto piuttosto eloquenti e di parole che sono note solo ai presenti.

Quelle parole però non sono mai state dimenticate dai ragazzi della Fossa, che infatti quest’estate, appena trapelò la notizia del probabile passaggio dello stesso Lestini in casacca bianco-blu, mostrarono il proprio malumore da subito con una scritta all’esterno del PalaDozza (“Chi la F ha infamato non va tesserato – No a Lestini”).

Ne seguì una conferenza stampa in cui lo stesso Lestini cercò di spiegare le sue posizioni, ma finì con l’esacerbarsi degli animi, l’inasprirsi ulteriore delle contestazioni e con lo stesso atleta costretto a battere in ritirata, onde evitare il degenerare della situazione. Fu il punto di non ritorno e le strade delle due controparti si divisero inevitabilmente.

Adesso però Lestini ritorna sul parquet bolognese nuovamente da avversario, con la casacca di Matera con la quale si è, nel frattempo, accasato. Da qui dunque nasce l’idea della Fossa per poter dimostrare “tutto il proprio affetto” a Lestini, senza pesare sulle casse societarie. In caso non fosse stata comminata nessuna multa, i soldi sarebbero finiti in beneficenza.

Nel basket però, evidentemente, l’ossessione per il “politicamente corretto” è ancora maggiore che nel calcio, per cui il passo da “goliardata” a “inciviltà preventiva e premeditata” è stato breve, accorciato dalle sentenze degli immancabili moralisti che a furia di stracciarsi le vesti hanno finito per destare l’attenzione anche della Federazione.

La FIP infatti, in un comunicato successivo, ha fatto sapere dell’apertura di un’inchiesta da parte della Procura Federale per: “condotte premeditate al compimento di azioni contrarie ai regolamenti (…) connotate da chiari profili di illiceità, antisportività e totalmente carenti di una qualsivoglia forma di correttezza e lealtà sportiva”.

In questo scenario è maturata dunque la scelta della Fossa di buttare acqua sul fuoco e stemperare le polemiche. Queste le loro parole alla luce del comunicato della FIP:

Mai e poi mai avremmo pensato che un’iniziativa goliardica, seppur di discutibile gusto, potesse alzare un simile polverone mediatico; pertanto, anche se contro la nostra natura, siamo costretti a fare un deciso passo indietro e a chiedere umilmente venia riguardo la “raccolta fondi in previsione della multa per offese collettive frequenti del pubblico nei confronti di un tesserato ben individuato” nella figura di Lestini Federico.
Spiace aver scomodato l’inquisizione della Federazione Italiana Pallacanestro in quanto siamo certi che avrebbero occupato il tempo, di cui li abbiamo privati, per risolvere i reali problemi che attanagliano il basket nostrano.
Non per ultimo siamo fortemente preoccupati per la spada di Damocle che è stata calata sulla tanto amata Fortitudo; torniamo quindi sui nostri passi e annulliamo, seppur a malincuore, l’attività programmata per il prepartita di questa sera augurandoci che possa trionfare lo sport.
Con la speranza di saperci far perdonare per il disagio creato invitiamo il pubblico fortitudino a sedere puntualmente al proprio posto, convinti che lo spettacolo che saremo in grado di offrire non lo deluderà.
Fossa dei Leoni 1970

Pre-tattica o ironico ma vero passo indietro lo scopriremo a breve. Appuntamento alle 20:30 di stasera sul parquet del PalaDozza. La Fossa, sicuramente, riuscirà ad emozionare e stupire a prescindere, come ha sempre fatto nella sua storia, una storia che l’ha reso uno dei migliori gruppi di basket, uno dei pochi capaci di reggere il confronto quantitativo e qualitativo con le più quotate tifoserie del calcio.

Matteo Falcone.