Dopo aver già visto all’opera i molfettesi nella domenica precedente in trasferta a Barletta, ricavandone buone impressioni, decido di andarli a vedere di nuovo in casa, nel meno attraente incontro contro la Puteolana da cui poter ricavare poi un più ampio giudizio su di loro.

Arrivo nella bella cittadina a nord di Bari in treno, circa un paio d’ore prima dell’inizio della partita, tempo di farmi una breve passeggiata nella suggestiva litoranea e mangiare un boccone. Sopraggiungo allo stadio in largo anticipo, un impianto di gioco che si è rifatto il look, negli ultimi anni, dalle gradinate al campo di gioco.

Soffia un leggero vento fresco ma la giornata è soleggiata. A venti minuti dal fischio d’inizio le gradinate sono praticamente deserte, si popolano a ridosso del fischio d’inizio. Questa volta non rimango particolarmente entusiasmato dai numeri, ma c’era da aspettarselo. Per una squadra e una tifoseria che bazzicano i campionati dilettantistici da sempre, trovare motivazioni non è sempre facile, anche se alla società va riconosciuto, attraverso i propri canali e la pubblicità in città, di aver investito molto nella comunicazione e nel tentativo di incentivare l’entusiasmo della propria piazza 

Il settore di casa è animato da un gruppo di tifosi che fanno quadrato dietro i propri drappi. Prova volenterosa e costante in cui offrono, nonostante i numeri limitati, buona qualità di tifo nei novanta minuti. Non smettono mai di incitare la squadra in campo, con cori a ripetere, battimani e ripetuti. Accendono sporadicamente qualche torcia durante la partita e sventolano in continuazione il bandierone del gruppo per restituire alla loro prova un po’ di colore.

Per quanto riguarda la tifoseria ospite invece, personalmente faccio fatica a giudicarli: arrivano in Puglia in una decina di persone, sicuramente apprezzabili per la presenza, ma non hanno mai accennato a un coro. 

Per quanto attiene il terreno di gioco, la gara finisce con un pareggio, con la rete ospite sopraggiunta come una doccia fredda quando tutti già pregustavano la vittoria. Qualche fischio si leva per accompagnare il mesto ritorno della squadra negli spogliatoi, anche se i margini per migliorare in questa lunga stagione ci sono ancora tutti.