Si gioca di sabato sera davanti a quasi cinquemila spettatori questo atteso derby con tanto di Curva Nord esaurita: 2.200 biglietti i venduti per il settore caldo del tifo casalingo e lunghe code a tutti gli ingressi. Presenti per l’occasione anche tanti ospiti d’eccezione come Raffaele Rubino, Pablo González e Paolo Faragò, ex azzurri rimasti legati al Novara; quest’ultimo in particolare premiato dai Fedelissimi nel prepartita con tanto di ringraziamento sotto la Nord al coro: “Paolino uno di noi!”

Il clima si dimostra subito incandescente, la Curva è gremita come non la si vedeva da tempo, addirittura già mezz’ora prima del calcio d’inizio, gli ospiti invece si presentano in circa 400 unità dando subito il via alle ostilità con i primi sfottò.

In settimana ho seguito con attenzione gli appelli social di entrambe le Curve: i novaresi avevano invitato a presentarsi con largo anticipo al fine della buona riuscita dell’annunciata coreografia, mentre i vercellesi hanno spinto l’intera tifoseria ed essere il più possibile presente, in numeri innanzitutto e poi con la voce.

All’ingresso delle squadre in campo in Curva Nord vengono sventolate ben duemila bandierine bianche e azzurre che compongono una coreografia semplice ma d’impatto, al centro della quale compare la scritta “NOI DAGLI SPALTI INCORAGGIAM”, strofa di “Va Novara Va”, ovvero lo storico inno della squadra azzurra; il tutto accompagnato poi dall’accensione di torce e di qualche fumogeno.

La gara in campo regala altrettante emozioni sin dall’inizio con il Novara che passa in vantaggio dopo soli tre minuti, con un gol segnato da Corti che va ad esultare sotto una Curva festante.
Passano altri tre minuti e sugli sviluppi di un corner arriva il raddoppio gaudenziano davanti ad un pubblico quasi incredulo ed in visibilio.

In Curva Udovicich, il nutrito gruppo di sostenitori azzurri che occupa la parte centrale dietro allo striscione Nuares, gasata da questo micidiale uno-due offre una prestazione canora di assoluto livello.

Sul fronte ospite, la maggior parte dei vercellesi si compatta dietro allo striscione dei West Side che si fanno sicuramente sentire, ma il più delle volte soffrono l’ottima verve dei padroni di casa; molto bello lo sventolio incessante dei bandieroni, da segnalare inoltre anche la presenza di una delegazione dei gemellati brasiliani dei Porcos Londres del Palmeiras.

I giocatori dalle bianche casacche sembrano inizialmente frastornati dalla partenza azzurra, ma alla prima occasione, attorno al ventesimo minuto, trovano la rete che dimezza lo svantaggio e che viene celebrata sotto i propri sostenitori, i quali possono esultare innescando anche qualche scintilla verbale col gruppo novarese Senza Padroni posizionato nei Distinti, non lontano dal settore ospiti.

Il secondo tempo ricomincia con i vercellesi che espongono prima uno striscione recante la scritta: “SCORDATEVI SCUDETTI MEDIOEVALI, INCHINATEVI AI VOSTRI RIVALI!!!”; concetto poco dopo ribadito dal secondo striscione: “PARLI DI SCUDETTI MEDIOEVALI… IN 132 ANNI DI STORIA, DI SCUDETTI DEL NOVARA NON HO MEMORIA!!!”, accompagnato da un telo con raffigurato un uomo col binocolo che indossa una divisa col logo della Pro Vercelli.

Il primo striscione in realtà è una citazione della coreografia esposta dai tifosi novaresi in occasione del primo storico derby di Serie B tra Novara e Pro Vercelli disputatosi nella stagione 2012-13, in cui i tifosi azzurri reduci da una storica stagione in serie A rinfacciavano ai propri rivali di legarsi troppo ad una storia tanto gloriosa quanto remota. Il secondo invece è semplicemente l’ulteriore e goliardica replica a questa passata provocazione.

Tornando alla gara, un po’ come all’andata, la stessa regala continue emozioni sia in campo che sugli spalti: prima la Pro va molto vicina al pari e poi tocca ai padroni di casa sfiorare il gol che avrebbe potuto chiudere la gara. Numerosi si rincorrono ancora i cori di sfottò da ambo le parti.

Si resta in bilico fino a quando vengono concessi ben sei minuti di recupero e proprio al primo giro di lancette di extra time, arriva il gol del pari di un derby bello, ma chiaramente dal sapore amaro se si considera la prospettiva di chi era sul 2-0 dopo soli 7 minuti e si è fatto rimontare nel recupero. Per citare un famoso film degli anni ’40 girato proprio nel vercellese, potremmo appunto definirlo, un derby del riso… amaro. Almeno per il Novara perché, ribaltando il punto di vista dalla parte vercellese la gioia è evidentemente tanta per aver riacciuffato una gara che sembrava nata storta.

Dopo il triplice fischio finale, i giocatori raccolgono il tributo delle proprie tifoserie che li hanno sostenuti per oltre novanta minuti. Al netto dell’altalena di stati d’animo è stato comunque un gran bel derby.

Alan Cacciatore