Non è una novità scoprire che per l’ennesima volta nel nostro paese, quando si parla di tifo organizzato, si usa la scusa della giustizia come strumento di rappresaglia. È capitato a Sora dopo la gara interna dopo la Vigor Perconti e se gli ultras hanno scelto come al solito di caricarsi sulle proprie larghe spalle questo fardello, senza chiedere pietà per accuse oltretutto assurde, ammirevole è la scelta della società Sora Calcio che anziché allinearsi al solito rosario borghese di frasi fatte meschine, ha deciso di prendere posizione a difesa dei propri tifosi, del proprio patrimonio primario. Servirebbero più Sora Calcio, meno dirigenti tromboni che parlano di “cose che nulla hanno a che fare con il calcio” senza nemmeno sapere cosa è successo e magari meno sceriffi che usano la legge a scopo contundente.

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Con il presente comunicato la società A.S.D. Sora Calcio 1907 vuole esprimere tutta la sua vicinanza ai tifosi, a cui è stata data comunicazione di avvio di un procedimento amministrativo. Preliminarmente desideriamo complimentarci con loro, per l’apporto costante e incondizionato che hanno sempre espresso nei confronti della squadra. Segnatamente, nel corso degli ultimi anni, si sono distinti per comportamenti leali e di solidarietà; non hanno mai causato multe e/o ammende alla Società ed hanno sempre tenuto un comportamento rispettoso del regolamento d’uso dello stadio Tomei. Per quanto sopra, apprendiamo con sommo stupore, che un cospicuo numero di tifosi (frequentatori del settore curva nord), è sotto indagine e rischia di essere colpito dal divieto di accesso alle manifestazioni sportive.Le accuse sembrerebbero essere legate ad una astensione dal tifo, generata dal divieto d’ingresso di felpe e sciarpe, recanti la scritta “Diffidati”, in occasione dell’incontro di calcio contro la Vigor Perconti (risalente al 12.02.2023). In quell’occasione, i suddetti tifosi avrebbero deciso di non entrare nel settore, restando all’esterno dello stadio, in maniera assolutamente pacifica e senza mettere a rischio l’ordine e la sicurezza pubblica. Il nostro auspicio è che suddette circostanze vengano chiarite quanto prima nelle competenti sedi, al fine di evitare l’adozione di provvedimenti e misure restrittive nei confronti del tifo organizzato del Sora Calcio 1907, i quali potrebbero causare anche un danno d’immagine oltre che alla società anche a tutta la Città di Sora, che mai è stata legata al fenomeno del tifo violento.