Per quanto il calcio odierno ci abbia da tempo assuefatti ad ogni tipo di porcheria e di scelta avversa a quei tifosi che hanno ancora l’ardire di seguire il calcio dal vivo, di certo non si può dire che sia stato lungimirante far giocare Parma-Brescia di venerdì sera. Se a tutte le difficoltà logistiche di una gara in un giorno lavorativo aggiungiamo l’ennesima giornata di pioggia e un freddo ancora più invernale che primaverile, senza dubbio più che positiva si può considerare la risposta di pubblico sia da parte locale che per quanto riguarda la tifoseria bresciana. I dati del botteghino riportano più precisamente di 13.350 spettatori dei quali 1.413 sono quelli sopraggiunti dalla vicina città lombarda.

All’inizio della partita la Nord espone lo striscione “Stadio Ennio Tardini Parma Calcio 1913” realizzato dai giovanissimi tifosi del Parma che, alla fine della scorsa stagione, avevano partecipato all’iniziativa “Scuola del tifo” in cui, sotto la regia e gli insegnamenti dei Boys, oltre al sopraddetto striscione, avevano messo mani, pennelli e creatività in un murales in Curva Nord. A corollario dello striscione una bella torciata che, a conti fatti, era un po’ che non si vedeva da queste parti e che, nella cornice di una partita in serale, offre sempre un colpo d’occhio molto suggestivo.

Durante la partita buon tifo da entrambe le parti, il Brescia che ha il merito di passare in vantaggio al sedicesimo, incentiva un tifo sicuramente egregio da parte dei suoi tifosi. Apicale come sempre il momento della sciarpata sulle note di “Madonnina dai riccioli d’oro”, di grande impatto visivo e anche identitario. Fino alla fine i tifosi delle Rondinelle hanno fatto di tutto e al contempo creduto quanto meno di strappare un pareggio, fino a quando, come ormai regola consolidata in questa stagione, il Parma risolve ancora una volta allo scadere la contesa in suo favore, strappando altri tre pesantissimi punti in chiave promozione.

Oltre allo striscione della coreografia iniziale, i parmigiani ne espongono un secondo contro Lotito e Galliani, fra i fautori di una politica di Lega orientata unicamente ai profitti delle società senza alcuna attenzione per i tifosi, men che meno per i “prezzi popolari per settori popolati” che da anni i Boys caldeggiano.

Oltre ad uno sul tifo libero, molto toccante un successivo messaggio su carta che sembra una dedica d’amore per il Parma, per il Tardini, per tutto ciò che la squadra di calcio rappresenta per la sua comunità. Più precisamente invece si tratta di una citazione del Prof. Massimo Zannoni purtroppo scomparso quattro anni addietro e il suo ricordo rappresenta allo stesso tempo un’eredità di cui tutti i tifosi gialloblù dovrebbero far tesoro.

Giovanni Padovani