La partita di oggi è una sorta di riproposizione del classico Davide contro Golia: Pistoia, in pieno trend positivo, ospita l’ultima classificata Orzinuovi, ancora ferma a zero punti. Tra l’altro questo è anche il primo incontro della storia tra le due squadre. Anche oggi, a livello puramente numerico, rimango un po’ deluso. Un mio caro amico, pazzo o fermamente persuaso, cerca di rincuorarmi dicendo che queste sono le partite migliori, zero fascino, poco pubblico (di cui zero ospiti), zero aspettative. Io, forse scemo come lui, riesco a convincermi: probabilmente in cuore nostro ci aspettiamo una vittoria quasi certa visto il tenore dell’avversario, ma se c’è una cosa che ho imparato in anni di pallacanestro, più che nel calcio, è che questo ragionamento non deve essere mai fatto prima del fischio di inizio.

In campo l’avvio è balbettante, con le squadre ferme a zero per quasi due minuti (evento davvero raro nel basket), anche se poco dopo Pistoia stacca un parziale iniziale di 10-0. Sugli spalti il tifo è comunque dignitoso: quasi l’intero primo quarto è coperto da un solo coro, Il nostro amore folle senza fine, da sola non ti lasceremo mai, siam Pistoiesi e non conosciam confine, ti seguiremo ovunque giocherai; forza! Dai Pistoia non mollare, segna! Il palazzo fai esultare, lotta! Per la curva e per la tua città, e non trascinato fino alla fine del periodo, ma anzi eseguito con un indescrivibile entusiasmo, accompagnato molto frequentemente dai colorati delle bandiere di varie dimensioni.

Nel corso del secondo e terzo quarto però è incredibilmente Orzinuovi a prendere la ribalta: il punteggio arriva anche a +12 in favore degli ospiti. In parte cala anche il supporto del tifo (offrendo comunque una prestazione migliore, a mio avviso, rispetto alla domenica precedente). Nell’ultimo quarto però la Baraonda offre probabilmente la migliore prestazione della stagione, ricordando i precedenti e recenti fasti colmi di entusiasmo della massima serie: cori eseguiti a pieni polmoni, battimani convinti, numerose bandiere sempre in alto, soprattutto nelle azioni “difensive” con l’obbiettivo di distrarre gli avversari, palazzetto che cerca di fischiare o disturbare Orzinuovi, che sembra portare la squadra biancorossa a capovolgere il risultato finale.

Purtroppo per i toscani ciò non accade e al fischio finale è la piccola Orzinuovi a sorridere. Fortunatamente c’è tempo anche per la presa di mira nei confronti di un giocatore ospite (tale Spanghero), poco abituato evidentemente a festeggiare, che a suon di proteste e gesti irrisori nei confronti del pubblico riesce a ricevere un’inequivocabile presa di posizione nei confronti di sua madre da parte del palazzetto intero. Poco male per questa battuta di arresto da parte dei biancorossi, che avrà modo di rifarsi subito mercoledì 22, nel turno di recupero infrasettimanale contro Capo d’Orlando.

Testo di Edoardo Pacini
Foto di Andrea Del Serra e Daniele Bettazzi

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