Capisco la diretta televisiva prevista su Rai Sport per un match di questa portata, ma allo stesso tempo mi chiedo come mai (vista anche la pausa delle nazionali in Serie A) non abbiano programmato questa diretta la domenica alle ore 15.

Il posticipo di Serie C tra Reggiana e Vicenza è invece programmato per le ore 18:30 di un lunedì lavorativo, rovinando in buona parte l’incontro tra le due tifoserie, gemellate da tempo.

Al mio ingresso lo stadio è completamente spoglio di qualsiasi striscione, eccetto nella balconata del Gruppo Vandelli nei distinti, dove fa sfoggio un inequivocabile: “SCUSATE SE LAVORIAMO”.

Come annunciato dal comunicato congiunto delle due tifoserie, per i primi 15 minuti si assiste allo sciopero del tifo da ambo le parti. Al minuto 15 è forte il “Lega italiana figli di puttana” che lancia la Curva Sud reggiana e con questo primo coro ha inizio la prestazione odierna del settore popolare granata.

Stasera li ho visti molto meglio rispetto alle mie due passate presenze in quel di Reggio Emilia (nel derby col Modena e nella sfida con la Sambenedettese). Nel primo tempo mi posiziono al di sotto del loro settore: la parte centrale della Sud non molla di un centimetro a qualsiasi coro, addirittura viene cantato lo stesso coro per almeno 10 minuti. Oltre ai cori contro la lega di Serie C, non mancano i cori per i diffidati e, ovviamente, per la tifoseria amica vicentina, presente dall’altra parte dello stadio.

Nella ripresa la tifoseria di casa appare addirittura più animata: belle manate, una sciarpata e tanta voce, soprattutto nella parte finale quando la loro squadra passa in vantaggio. Parecchio attivo anche il Gruppo Vandelli nei distinti: oltre allo striscione d’inizio partita, cito un altro striscione esposto a metà secondo tempo in omaggio alla tifoseria ospite. Grazie al tamburo, anche qui c’è parecchio seguito dei cori: per loro cori sia contro la Rai (per via dell’incredibile orario), contro la Mapei e di sostegno alla dirigenza granata (dopo la diatriba Mapei-Reggiana sul mancato pagamento dell’affitto dello stadio da parte di questi ultimi), oltre a vari cori secchi per la squadra e di omaggio alla tifoseria berica.
Molto bello lo sventolio dei bandieroni nella parte bassa ad inizio ripresa.

Circa 150 tifosi vicentini presenziano questa sera al “Città del Tricolore”, che sicuramente sarebbero stati più numerosi in caso di disputa della partita di domenica (maledetto calcio moderno). Tutti i drappi sono posizionati nella parte alta del settore ospiti, eccetto 2-3 che saranno sistemati nella parte bassa.

Nel primo tempo partono forte gli ultras vicentini, tanti cori secchi, uno indirizzato alla tifoseria reggiana e una bella sciarpata sono il loro biglietto da visita per questo posticipo. Nella ripresa mi posiziono sotto di loro, hanno una partenza “diesel” coi cori, ciò nonostante si apprezza il lavoro dei ragazzi che sventolano i bandieroni, che non si fermeranno nemmeno per un secondo dei 90 minuti.

Anche gli ospiti fanno sfoggio di uno striscione in omaggio al gemellaggio coi granata: “REGGIANA, VICENZA UNICA GIOIA”, dopo l’esposizione del quale riparte il sostegno per la loro squadra, con un buon seguito nel corso della ripresa, anche dopo il gol subito. Da segnalare anche un coro contro la dirigenza biancorossa.

Al fischio finale le due tifoserie incoraggiano le rispettive squadre, seppur in modo distaccato: i locali per via dei recenti risultati negativi, come per dire “guadagnatevi il nostro saluto”, gli ospiti per la sconfitta di questa sera.

Lascio lo stadio mentre le due tifoserie non solo si scambiano cori di stima reciproca, ma dedicano cori alle loro rivali principali: i vicentini contro il Parma, i reggiani contro il Verona. Rimane il rammarico di non avere assistito alla sfida nell’orario canonico domenicale, cosa che avrebbe portato sicuramente più pubblico allo stadio (comunque sia, questa sera presenti più di 5.000 persone…), ma in barba alle considerazioni meramente numeriche, le due tifoserie hanno dimostrato che l’amicizia è più forte dei penalizzanti orari imposti da Rai e Lega di Serie C.

Francesco Passarelli.