Nel campionato di serie C girone B, l’unico verdetto già certo a quattro giornate dal termine del campionato, è la promozione diretta alla serie cadetta del Cesena,
conseguito con la vittoria nella partita casalinga contro il Pescara, traguardo favorito anche dalla sconfitta del giorno precedente della Torres sul campo
del Gubbio
. Decisamente più indecifrabile la zona calda della classifica, dove a rischio retrocessione ci sono l’Olbia e i marchigiani della Fermana, mentre il rischio playout coinvolge anche altre formazioni marchigiane come Recanatese, Ancona e Vis Pesaro impegnata quest’oggi in casa di un Rimini che, superate le difficoltà iniziali della stagione grazie alle cure di mister Troise, guarda con fiducia all’aggancio alla zona playoff.

Partita sempre molto sentita vista anche la breve distanza che separa le due città, meno di 50 km che ne fanno una sorta di derby interregionale,
Romagna contro Marche. Sicuramente negli anni ’90 c’era più partecipazione popolare, era la classica partita che nessuno voleva saltare, in cui entrambe le curve sfoggiavano una degna coreografia e non mancavano, ovviamente, nemmeno i classici cori di sfottò per tutta la partita; prerogativa dei tempi erano i cortei dalla stazione allo stadio che ad entrambe le tifoserie venivano tranquillamente concessi prima che la psicosi sicurezza degenerasse.

Fra quegli sbiaditi ricordi, l’ultimo dei più luminosi è senza dubbio quello della stagione 2004/05, che vide i Riminesi recarsi per ben tre volte a Pesaro, la prima vanificata dall’impraticabilità del campo; la seconda vide la sospensione dei campionati per l’improvvisa morte di Papa Giovanni Paolo II quando i tifosi romagnoli erano già partiti, infine e finalmente il recupero in infrasettimanale, con un seguito davvero notevole in termini numerici che consacrò la supremazia del Rimini, a breve promosso in serie B dove visse i suoi anni migliori, mentre la Vis Pesaro, al contrario, conobbe la doppia onta della retrocessione e della ripartenza dalla Promozione per inadempienze finanziarie.

Tornando all’attualità, sono quantificabili in oltre 350 i tifosi Vissini che prendono posto nel settore ospite, dietro le pezze di rappresentanza VG 1979, Porto 1982, 1898, Gioventù ecc. Si compattano fin dal loro ingresso mantenendo serrati i ranghi per tutta la partita.

Nulla di particolare dal punto di vista coreografico ad inizio partita, i Pesaresi colorano il settore esponendo le proprie sciarpe al simultaneo sventolio di bandiere, la Curva Est di casa opta per un più canonico mani al cielo e sostegno canoro alla squadra, mentre svariate torce accese a più riprese durante i novanta minuti di gioco, assolvono al compito cromatico.

Nel primo tempo, uno striscione ricordato Beppuccio, amico della Est recentemente scomparso, gestore di un bar del centro storico, luogo abituale di
ritrovo e bevute dei ragazzi della curva riminese.

Sia in campo che sugli spalti la partita risulta gradevole e accesa, il Rimini in una posizione di classifica migliore può permettersi di giocare con più tranquillità, mentre la Vis Pesaro sulla cui panchina è appena arrivato Roberto Stellone, avrebbe bisogno vitale di punti per interrompere la striscia di sconfitte e risollevarsi da una classifica a dir poco deficitaria. A dispetto di ogni discorso calcistico, dal settore ospite i tifosi pesaresi fanno del loro meglio per spingere la squadra in campo, sfoderando una prestazione di tifo complessivamente molto bella. Anche loro nella ripresa espongono uno striscione, in questo caso di vicinanza agli amici di lungo corso della Pistoiese, la cui squadra di lì a poco e a dispetto di ogni loro augurio, non riuscirà nemmeno a concludere il campionato. Ancora uno striscione, di tutt’altro carattere, si alza in Curva Est per salutare, a distanza di cinque lunghi anni dalla trasferta di Teramo nel 2019, il ritorno dei diffidati.

Quando la partita sembrava potesse terminare sul nulla di fatto, è l’attaccante riminese Ubaldi che, appena subentrato, con un colpo di testa infila la porta avversaria e lascia nello sconforto della sconfitta i tanti tifosi della Vis, i quali già confidavano in un importante punto. A far festa è dunque tutta la squadra romagnola e con essa i suoi tifosi che si uniscono idealmente a festeggiare tra canti, balli e cori d’incitamento.

Gilberto Poggi