Dopo dieci minuti quasi nessuno avrebbe pensato ad un finale come quello che poi s’è verificato. Il Savoia infatti, dopo i primi dieci giri di lancette, non solo era passato in vantaggio, ma aveva addirittura sbagliato un rigore che poteva definitivamente chiudere la contesa. Nel secondo tempo invece, la situazione si è completamente ribaltata ed il Martina è riuscito a rovesciare il risultato con un uno-due micidiale che ha scatenato la protesta di tutto lo stadio, in particolare degli ultras che hanno cantato cori contro i calciatori rei di non mettere il massimo impegno nel rettangolo verde.

È la mia prima volta al Giraud dopo la separazione degli ultras tra chi è rimasto in curva e chi si è spostato nei distinti. Dispiace veramente tanto vedere due gruppi della stessa squadra fare il tifo ognuno per fatti propri, però è pur vero che se la mentalità è diversa ed i modi di vivere il movimento ultras altrettanto divergente, allora la convivenza può risultare difficile e quindi la separazione diventa inevitabile. In ogni caso, nonostante tale scissione, l’apporto alla squadra non è mancato: tifo costante sia nei distinti che nella curva, in quest”ultimo settore è stato esposto anche uno striscione per ricordare Ferdinando, un tifoso biancoscudato scomparso da poco.

Da notare anche la bella prestazione degli ultras ospiti che, presenti in poco più di 50 unità, hanno tifato per tutti i 90 minuti, effettuando una sciarpata a tutto settore ospiti e colorando lo stesso con molte pezze ed uno striscione che dominava su tutti gli altri, quello del “Gruppo Kompatto” che ha contribuito così a dare ulteriore colore alla loro zona.

Emilio Celotto.