L’Arezzo gioca l’ultima gara casalinga della stagione regolare. Alla delusione per la mancata promozione diretta, si cerca di rispondere con un viatico convincente verso i play-off, che gli amaranto hanno già in tasca. Nonostante il valore limitato della partita per entrambe le squadre, il pubblico scarseggia al Comunale, e non basta la promozione della società che ha messo i tagliandi in vendita al prezzo di 5 €.

Da Colle Val d’Elsa arrivano 15 ultras che si compattano dietro agli stendardi “..al solito posto”, “Checco sempre con noi” e “1922 Gradinata”. I biancorossi ospiti hanno il merito di provare a farsi sentire piuttosto frequentemente, aiutati anche dallo stadio assolutamente non pieno rispetto ad altre occasioni migliori. Qualche torcia, sciarpe in alto e bandiere, i tifosi arrivati dalla vicina provincia di Siena non sfigurano per niente.

Lo zoccolo duro dei tifosi aretini è limato, ma ugualmente consistente. Il gruppo ultras amaranto tifa con ottima lena, ben raggruppato e deciso a spronare la propria squadra affinché essa non molli di un centimetro, essendo la stagione ancora potenzialmente lunga. Ottimo, come sempre, il colore degli amaranto, senza disdegnare la giusta dose di pirotecnica. Da segnalare la presenza degli amici teatini.

Piuttosto a sorpresa, l’Arezzo perde partita e imbattibilità casalinga stagionale, tra la contestazione di tutti i tifosi di casa convenuti. L’ambiente, in casa amaranto, è piuttosto pesante, e non bastano le colpe di una direzione arbitrale scarsa a ridurre le responsabilità attribuite ai calciatori. La Pianese, in classifica, ringrazia e l’Arezzo scivola addirittura in quarta posizione.

Testo di Stefano Severi.
Foto di Sauro Subbiani.