14-10-2017: Ascoli – Venezia 3-3, Serie B

A distanza di un paio di settimane, torno a vedere il Venezia di Pippo Inzaghi ed i suoi ultras contro l’Ascoli, in occasione del mio esordio stagionale al “Del Duca” di Ascoli Piceno, curioso di saggiare lo stato di forma di una tifoseria sempre attiva e rumorosa come quella di casa, capeggiata dagli ULTRAS 1898.

Quando sono dentro l’impianto noto che la tribuna di fronte alla mia è stata ormai completata, non proprio come la vecchia, quella voluta da Costantino Rozzi, su due livelli, ma, come impongono gli standard attuali, con tribune attaccate al campo, senza recinzione e dotate di tutti i comfort. Certo manca ancora qualche rifinitura, ma penso sia questione di poco ed il tifoso bianconero a breve ne potrà usufruire.

L’entrata in campo dei giocatori viene sottolineata dall’inno dell’Ascoli lanciato a tutta forza dagli amplificatori delle casse e salutato dalla curva Sud, cuore pulsante del tifo marchigiano, dalla solita ma sempre bella e fitta sciarpata; a contorno viene sventolata qualche bandiera e vengono alzati alcuni stendardi, mentre più avanti vengono accesi tre fumogeni, uno giallo, l’altro viola e uno rosso, a creare un effetto visivo che gratifica subito all’occhio.

Gli ospiti, circa centocinquanta, arrivano tutti insieme praticamente poco prima del fischio d’inizio. Solo a partita iniziata finiranno di sistemare gli striscioni e le varie pezze (con loro sono presenti gli amici di San Donà e Chioggia), così da esordire con una bella sciarpata e lo sventolio delle bandierine.

Nel primo tempo i padroni di casa non si fanno di certo pregare e partono con una discreta intensità corale, accompagnando i cori con battimani a tutta curva. A 29 anni dalla sua scomparsa, una decina di minuti più tardi verrà ricordato, come ogni anno in questo periodo, il tifoso Nazzareno Filippini con lo striscione: “SEPPUR MORTO, EGLI ARDE! RENO ETERNO”, con conseguenti cori contro gli interisti. Nonostante il Venezia vada in vantaggio al quarto d’ora, il loro tifo sarà quasi sempre lineare e continuo con discreti battimani a fare da corollario.

Passando ai lagunari devo dire che in questa prima frazione ci danno dentro a dispetto del numero, cercando di farsi sentire il più possibile, facendo degli elevati e buoni battimani. Sicuramente il momentaneo vantaggio dopo neanche un quarto d’ora avrà influito e spronato a far sempre meglio, cosa che gli riesce alquanto egregiamente vista la prestazione. Calano solo un pochino nel finale mostrando delle piccole pause.

Nel secondo tempo la partita in campo si anima e vivrà una girandola di emozioni (con la Sud che in avvio accenderà subito una torcia), dapprima con il gol del momentaneo pareggio dopo appena cinque minuti siglato da Carpani, che farà esultare lo stadio con la curva Sud nuovamente impegnata ad accendere fumogeni.

Cinque minuti dopo l’Ascoli passerà incredibilmente in vantaggio con il tanto sospirato gol di Favilli (per lui primo gol in questo inizio di campionato), facendo ancora e smodatamente esultare il pubblico di casa. Ma in questi diciassette minuti succede di tutto e tutto rapidamente, così dopo sei minuti il Venezia giunge al pareggio ed un minuto più tardi l’Ascoli è di nuovo in vantaggio con il gol siglato ancora da Favilli.

Da segnalare, poco prima, l’esposizione di uno striscione per ricordare la signora Franca, moglie dell’indimenticato Presidentissimo Rozzi, deceduta in settimana: “CIAO SIGNORA FRANCA, SALUTACI LA STORIA”.

Per il resto il tifo sarà veramente continuo con una buona dose di battimani ad accompagnare i cori, effettuati da buona parte della curva che non smetterà mai di sventolare le bandiere.

Passando al settore ospiti devo dire che i veneziani, in questa ripresa, mi son proprio piaciuti: hanno cantato praticamente sempre, facendosi sentire diverse volte (un paio di volte con cori verso San Donà ed Andria) ed incitando con discreti battimani la squadra che ha comunque lottato sul campo. Bella l’esultanza, con l’accensione di una torcia, al gol di Marsura che firma il 2-2, poi nonostante il gol del 3-2 degli ascolani non molleranno mai e prima della mezzora effettueranno una bella sciarpata con l’esposizione di un bandierone alzato centralmente che rimarrà su diversi minuti.

Sventolio delle bandiere e stendardi sempre alzati, inoltre accenderanno una torcia a rendere il settore ancora più colorato. Al minuto 29 verranno premiati con il gol del rocambolesco e definitivo 3-3 che manderà in visibilio gli ultras arancioneroverdi, che poi continueranno a cantare e tifare con continui battimani fino al triplice fischio finale.

Da segnalare in pieno recupero il salvataggio sulla linea di porta del bianconero Padella che lascia l’amaro in gola ai tifosi lagunari, ma sinceramente, per quanto fatto vedere sia in campo che sugli spalti, il pareggio credo sia il risultato più giusto, con le due curve che a fine gara salutano i propri beniamini e con gli ospiti che abbozzano una sciarpata.

Me ne vado divertito e soddisfatto nell’aver visto all’opera due belle tifoserie, molto in forma e che sicuramente avranno da dire la loro in questo bellissimo torneo cadetto formato da tante belle realtà, talune molto blasonate.

Marco Gasparri.