Le luci dei riflettori del “Santa Colomba – Ciro Vigorito” hanno fatto da proscenio alla seconda semifinale play off di Prima Divisione, per quanto riguarda il Girone B. Benevento e Lecce hanno provato a superarsi, ma alla fine il punteggio finale è di 1-1.

La curva sud, ha offerto una bella coreografia con numerosi fumogeni a barattolo e torce stile anni ‘90, lo stesso spettacolo cromatico costerà ben tre daspo agli sfortunati ultras giallorossi e qui si potrebbe aprire una parentesi infinita di recriminazioni contro l’ottusità di chi oggi governa il calcio, ma non faremmo che ripetere sempre le stesse cose e sempre senza mai ricevere alcun tipo di ascolto.

Da un punto di vista puramente canoro, il tifo di casa è apparso incessante e potente per tutta la gara, accompagnato dall’uso di tamburi. Presenti, nel covo del tifo locale, anche una delegazione degli Ultras Savoia, gemellati dei sanniti che non sono voluti mancare al fianco dei propri fratelli in questo momento topico.

Da Lecce ben 150 tifosi resteranno bloccati alle porte della città poiché sprovvisti di biglietti, soprattutto in virtù del fatto che proseguono con caparbietà il proprio rifiuto alla tessera del tifoso. Un gruppo di nemmeno 100 salentini tesserati, invece, ha regolarmente preso posto sugli spalti, seguendo la partita ma restandone ai margini e tifando solo a sprazzi ed in maniera alterna. Pensando ai seguiti numerosi e appassionati di tifosi che contraddistinguevano queste partite nel passato, non può che rimanere tanta amaro in bocca nel constatare lo stato in cui hanno ridotto quello che una volta era il gioco più bello del mondo proprio perché il più partecipato a livello popolare.

Fabio Muollo.