È stata una settimana molto particolare quella antecedente questo inedito incontro tra Spal e Perugia, fra due tifoserie che non si trovavano di fronte dai primi anni ’80. Una settimana segnata dalla scomparsa di uno dei tifosi storici del tifo spallino, oltre all’incidente accaduto nel settore ospiti durante il secondo tempo nella precedente trasferta di Verona, allorquando un altro dei tifosi storici della Ovest è precipitato dalla Curva.

Prima del fischio d’inizio un rigoroso silenzio attende le formazioni sul terreno di gioco: come sappiamo la Lega Calcio non prevede minuti di raccoglimento in questi casi, ma ci hanno pensato le due tifoserie a restare per un paio di minuti nel silenzio più totale, onorandone la memoria. Poco dopo nella Ovest un enorme telo raffigurante l’immagine del tifoso scomparso, viene aperto al centro della Curva insieme ad uno striscione di saluto. Pure gli umbri si aggregano, aprendo a loro volta lo striscione: “Ciao Lillo e Pietro non mollare”, tra gli applausi dello stadio intero.

Quest’oggi sono più di 500 i tifosi ospiti saliti in terra emiliana, con i tre tradizionali gruppi, Brigata, Ingrifati e Armata Rossa, a dirigerne il tifo. Molto colore nel settore ospite, bandieroni e stendardi aperti in diversi frangenti fanno da contorno ai tanti battimani. Nonostante il risultato avverso sul terreno di gioco saranno autori di una buona prestazione canora, fin dopo il novantesimo: senza ombra di dubbio una delle migliori tifoserie viste in questo campionato a Ferrara.

Nella Curva estense un enorme striscione campeggia ai piedi della Ovest, sostituendo i soliti che si vedono appesi in ringhiera. Quella odierna è stata una prestazione un po’ sottotono rispetto a tante altre. Come di consueto molto attiva la parte centrale e inferiore, con le bandiere sempre al vento. Di buon impatto le due sciarpate, una per tempo. Diversi i cori e gli applausi per Lillo e per Pietro, al momento ancora ricoverato  a Verona, a cui si augura un pronto ritorno al proprio posto nella sua Curva.

Enrico Garutti.