Abbiamo accolto con stupore la decisione di far disputare ugualmente la prevista gara di campionato tra Pisa e Arezzo. In questo ultimo mese hanno rinviato prima l’inizio del campionato, di alcune settimane, poi la seconda giornata a noi, poi hanno anticipato la gara di questa sera quindi hanno anticipato l’orario della trasferta di Piacenza. Il tutto per beghe o interessi interni, senza mai interrogarsi sull’opportunità del tutto o sul rispetto dovuto a chi il calcio lo segue con sacrificio e passione, senza guadagnarci niente.

All’improvviso giocare Pisa-Arezzo diventa irrinunciabile, nonostante l’allerta incendi ancora in vigore per via del vento, nonostante si respiri l’odore del fumo a chilometri di distanza, nonostante nell’immediato hinterland cittadino ci siano sfollati nelle palestre, ci siano persone cui è bruciata la casa o l’attività, e che hanno rischiato grosso. E magari tra questi ci sono persone con in tasca l’abbonamento o il biglietto per stasera. Le operazioni di spegnimento, contenimento, e soccorso sono ancora nel pieno, e la viabilità, in alcune zone della provincia, è saltata da questa mattina. Ma secondo la Prefettura, e gli altri preposti a decidere, noi dovremmo vivere questa situazione recandoci allo Stadio come nulla fosse, bere un paio di birre, ballare e cantare, mentre a pochi chilometri se non centinaia di metri si consumano situazioni di emergenza, peraltro sotto i riflettori e gli occhi di tutta Italia. Siamo allibiti. Ma non senza parole, e come sempre ci faremo sentire, a modo nostro.

I GRUPPI DELLA CURVA NORD MAURIZIO ALBERTI