Dopo la fine di Gubbio-Sud Tirol cerco di uscire dal “Barbetti” il prima possibile per non incorrere in ritardi o imprevisti dell’ultimo minuto. Alle 18:35 sono già in macchina, cercando di percorrere i circa 60 km che mi separano da Perugia nel minor tempo possibile e rispettando tutti i limiti di velocità imposti. Fortunatamente, con l’apertura di una nuova superstrada, il capoluogo umbro è facilmente raggiungibile e difatti il tragitto non dura più di 40-45 minuti così che alle 19:20 esco dal raccordo perugino e mi dirigo in zona stadio. Mi dice ancora una volta bene quando, una volta preso il vialone, mi accorgo che la strada è totalmente libera fino al grande parcheggio del Curi, cosa che non avvenne lo scorso anno, quando le strade di accesso furono tutte bloccate ad eccezione di una che portava direttamente al parcheggio, senza passare dal settore ospiti.

Arrivando in abbondante anticipo cerco di farmi un giro intorno lo stadio e noto che gli Ingrifati fanno gruppo proprio vicino l’ingresso dei giocatori, cantando sia cori dedicati ai diffidati che per il Perugia. Entro all’interno che manca una mezzora abbondante al fischio d’inizio ed ho modo di vedere le tribune abbastanza piene: si possono stimare oltre diecimila spettatori presenti quest’oggi. Il settore ospiti invece va riempiendosi molto lentamente, i tifosi continueranno ad entrare anche durante il corso della gara e alla fine, come riportato dai giornali nazionali il giorno dopo, se ne conteranno 371.

Lo speaker spara a tutto volume l’inno dei biancorossi e la curva nord alza tantissime sciarpe al cielo, a creare un effetto visivo che lascia di stucco, mentre in zona Ingrifati si accende una torcia e poco più in alto anche un fumogeno rosso, che a vederli di questi tempi non fa mai male. Con l’entrata delle squadre in campo, la scena passa al gruppo della Brigata che espone tre striscioni con sfondo rosso e scritta bianca a comporre la frase: “IL TEMPO È PASSATO MA SIAMO ANCORA QUA, AVANTI A.C. PERUGIA ONORA LA CITTÀ”; a lato della parte finale dell’ultimo striscione, si accendono una decina di “big flash” per un effetto stupendo.

Nel primo tempo i perugini partono alla grande, così come è potente l’intensità dei cori cantati da buona parte della curva. Tantissimi e fitti i battimani e le mani alzate, inoltre ci sarà un ottimo e continuo sventolio di bandiere con in testa i bandieroni dei tre gruppi portanti della Nord. Ovviamente l’intensità corale non potrà mai essere lineare per tutta la durata della prima frazione, anzi gli umbri faranno qualche piccolissima pausa poco dopo la mezzora, ma irrilevante visto il sostegno che daranno alla squadra nel corso di questa prima parte di gara.

Passati una ventina di minuti c’è da segnalare lo striscione: “GIUSTIZIA PER INIGO CABACAS”; dedicato ad un giovane rimasto ucciso, dopo quattro giorni di coma, colpito da un proiettile di gomma sparato per mano della polizia autonoma basca. Nell’esporre suddetto striscione, viene accesa anche una torcia a risaltarne il contenuto.

Sul fronte ospite, come detto, i baresi entrano alla spicciolata, con qualche minuto di ritardo, per cui finiscono di sistemarsi a partita in corso. Una volta completato il loro posizionamento, sarà ben visibile lo striscione “Seguaci”, tenuto a mano per tutta la durata dell’incontro.

I biancorossi pugliesi saranno autori di una bella prova canora, impreziosita da tante bandierine che sventolano con continuità oltre ai due bandieroni agitati nella parte alta, dove si colloca il gruppo portante, affiancato da un altro bandierone biancorosso e da uno dei Bulldog. I baresi si daranno parecchio da fare, alzando tantissime volte le braccia al cielo e lanciandosi in belli e fitti battimani per accompagnare i cori: seppur ci sia qualche piccolissima pausa, il tifo sarà continuo e si faranno sentire in diverse circostanze.

Inizia il secondo tempo ed il tifo su entrambe le sponde non accenna a diminuire, anzi si può tranquillamente dire che migliora con il passare dei minuti. In apertura di ripresa è la Brigata che accende una torcia e poco dopo si ripeterà la sciarpata, non fitta come quella d’ inizio partita ma sempre bella da vedere. Nella zona alta degli Ingrifati viene accesa l’ennesima torcia della serata e di lì a poco verrà accesa pure una sopra lo striscione del club “Quelli del Santa Giuliana”.

C’è da dire che gli umbri questa sera sono molto ispirati e nel corso della seconda frazione accenderanno altre torce, una in zona Brigata e l’altra dalla parte degli Ingrifati. Per il resto il tifo è stato continuo, con molti battimani ad accompagnare i cori i quali, in alcuni frangenti, hanno raggiunto picchi impressionanti d’intensità, mentre bandieroni sempre alti vengono costantemente sventolati.

Passando agli ospiti, in questo secondo tempo si son fatti sentire molto di più a livello d’intensità. Tantissime le mani alzate dagli ultras baresi, così come incessante è stato lo sventolio delle bandiere, sia di formato piccolo che più grosse. Quando mancano una decina di minuti alla fine delle ostilità, regalano una bella sciarpata a tutto settore ed in pieno recupero espugnano il “Curi” grazie all’arbitro che assegna un netto calcio di rigore. Esultanza sfrenata che dura fino al fischio finale, quando la squadra andrà a festeggiare sotto al settore questa importante vittoria. Invece, nonostante la sconfitta, gli umbri, applaudiranno i propri giocatori per l’ impegno dimostrato.

Diversi i cori contro scambiati durante lo svolgimento della gara tra i due settori. Da segnalare qualche coro contro gli odiati ternani, cantato dalla Nord perugina in vista del derby del 17 settembre. Esco dallo stadio con ancora i cori cantati da queste due belle tifoserie che mi rimbombano dentro le orecchie, tutto sommato contento per aver potuto assistere a questo interessante incontro non solo calcistico.

Marco Gasparri.