Presente da Reggio Emilia un manipolo di ultras con pezze capovolte, tra le quali anche quella dei loro gemellati trevigiani. Con questo segno di contestazione non verbale, classico della cultura dei tifosi, i sostenitori della Pallacanestro Reggiana – come poi spiegato più dettagliatamente in un breve comunicato sul proprio spazio social – hanno inteso richiamare l’attenzione sul divieto di ingresso imposto agli ingressi alla loro pezza “Assenti presenti”. Probabilmente per queste stesse ragioni, il loro tifo sarà pressoché nullo, contrassegnato da lunghi silenzi rotti solo di quando in quando da cori appunto in sostegno dei diffidati.

Curva di casa che, come tutte le altre volte in cui ho fatto visita a questo palazzetto, ho trovato in gran forma, anche se con qualche silenzio in più e qualche decibel in meno rispetto alle sue migliori performance. Cori potenti, bei battimani, bella sciarpata e bandierone ad inizio partita, alla fine della gara invece festeggeranno la bella vittoria della propria squadra cantando un propiziatorio “La capolista se ne va…”: il campionato sarà pur lungo e irto di difficoltà, ma fin quando dura è lecito sognare e godersi i momenti di gioia.

Attilio Rufolo