Era solo il 4 agosto quando, una lunga sfilza di firmatari, dai vertici politici a quelli calcistici, arbitri e calciatori compresi, diffondevano il “Protocollo” con il quale – dicevano – si sarebbe abolita la tessera del tifoso e permessa le reintroduzione degli strumenti di tifo quali tamburi, megafoni e striscioni, al fine di ridare agli stadi atmosfera e vivibilità. Alla prima giornata di campionato, ecco già palesarsi la distanza fra idee e azioni: durante Sampdoria – Benevento, fanno sapere gli “Ultras Tito”  sul proprio sito con una sorta di infografica, agli ingressi è stato respinto uno striscione assolutamente innocuo con cui si incoraggiava la squadra in vista di questo nuovo inizio di stagione. Striscione che poi ha trovato esposizione all’esterno della Sud e che – nella sua emblematica peripezia – ricorda ancora una volta a tutti i tifosi che, da queste presunte aperture “democratiche” dei vertici politico-calcistici, bisogna guardarsi con un certo sospetto e tenere ancora alta la guardia.