Aria di novità in Curva Montagnani, dove i padroni di casa di CS# mettono in mostra alcune nuove bandiere che, alla classica tonalità gialloblu, aggiungono un tocco di bianco, creando così un effetto cromatico sicuramente molto accattivante.

Raggruppati attorno al solito balconcino centrale della Montagnani, ad inizio gara mostrano uno striscione con cui manifestano tutta la loro solidarietà al popolo sardo, colpito di recente dal dramma dell’alluvione e, di seguito, si dimostrano molto attivi nel sostegno alla loro squadra per tutta quanta la durata del match. Complice uno stadio Braglia molto meno affollato del solito, riescono molto spesso a farsi sentire forti e chiari dagli undici calciatori in casacca gialloblu e dai sostenitori ospiti presenti dalla parte opposta del campo. Decisamente meglio rispetto a quanto visto l’ultima volta, in occasione dell’incontro casalingo disputato contro i cugini del Carpi.

Il loro tifo è un classico, fatto di battimani e di cori secchi e potenti, oltre a quelli tipici del repertorio della curva canarina, il tutto accompagnato dal continuo e costante sventolio di bandieroni del gruppo, nonché dalla novità del giorno, ossia le già accennate bandiere bianco/blu/gialle. Una prova di tifo, quella offerta dai CS# questo pomeriggio, tra le migliori viste finora nel campionato in corso.

Qualche decina di metri più in là, in gradinata, si fanno notare gli ormai abituali “aficionados” del Gruppo Gradinata, collettivo di sostenitori gialloblu più attempati, che si raggruppano in modo del tutto spontaneo e informale, proponendo un sostegno dallo stile molto più anni ’80 e ’90.

Anche loro, questo pomeriggio, presentano una novità, ossia la disposizione all’interno della stessa gradinata che, su pressione degli stewards e pertanto della società Modena F.C., non è più localizzata attorno ad uno dei balconcini della gradinata scoperta, bensì in gradinata coperta, dal momento che la società modenese ha deciso di convogliare tutto il pubblico nei settori coperti dello stadio Braglia dove, al momento, c’è spazio in abbondanza per tutti.

Stessa sorte tocca anche al manipolo di ex frequentatori della Tribuna Laterale Scoperta (settore P) che, dopo la chiusura del loro spazio, avevano preso casa nella parte più alta della gradinata scoperta, lato curva ospiti. Costretti a spostarsi anche da lì, i ragazzi (anche questi ormai attempati) che solitamente si raggruppano dietro ai vessilli “Gigi nel cuore” e “Gasparo con noi”, hanno deciso di scendere quest’oggi a dar manforte ai loro amici del Gruppo Gradinata, creando così un discreto colpo d’occhio fatto di una settantina, forse anche un’ottantina, di “vecchie facce” che hanno tifato costantemente per tutta la durata del match, sostenendo la squadra più a lungo rispetto a quanto già avevano fatto contro il Carpi, anche se forse con una intensità leggermente più bassa. Durante lo svolgimento della partita, propongono una bella sciarpata e diversi battimani, oltre al solito repertorio di cori “vintage” che si fanno sentire spesso dai giocatori in campo e dagli altri settori dello stadio. Anche per loro, così come per i ragazzi di CS#, non basta gettare in campo cuore e voce per garantirsi la tanto sospirata vittoria e, alla fine, il pareggio ottenuto dal Siena in pieno recupero diventa una doccia ghiacciata, di quelle che tolgono il respiro.

Così non è, naturalmente, per i sostenitori di fede bianconera provenienti dalla città del Palio che, all’ultimo secondo, conquistano un insperato e rocambolesco punto in trasferta, che li ripaga del viaggio e del freddo patito durante questo sabato pomeriggio trascorso all’ombra della Ghirlandina.

A coordinare il tifo del manipolo di sostenitori senesi sono i ragazzi dei Vecchi Ultras, attuale gruppo leader della Curva Robur. I rapporti con la tifoseria modenese, che fino alla fine degli anni ’90 erano stati improntati alla cordialità ed al rispetto, grazie alla comune amicizia che legava entrambe le curve a quella pistoiese, si sono cominciati ad incrinare nel corso dell’ultimo campionato di serie C1 disputato dai gialloblu tra il 2000 e il 2001. Infatti, risale a quell’epoca l’episodio chiave che ha portato ad un repentino inasprimento tra queste due tifoserie. Nello specifico, accadde che nel corso della gara disputata allo stadio “Franchi” di Siena, un gruppo di semplici tifosi modenesi appartenenti ai club, che avevano preso posto in gradinata e non in curva ospiti assieme al resto della tifoseria canarina, durante alcune fasi concitate della partita furono aggrediti, verbalmente e fisicamente, da diversi sostenitori senesi presenti nello stesso settore. Automaticamente, l’aggressione fece scattare la reazione di diverse decine di ultras modenesi che, al triplice fischio, riuscirono a dribblare il cordone di forze dell’ordine e a fare il giro dello stadio per recarsi in gradinata e chiedere conto di quanto avvenuto. La conseguenza prevedibile fu l’esplosione di una megarissa all’esterno della gradinata, che coinvolse non solo ultras modenesi ed elementi della gradinata senese che facevano parte dei Fedelissimi del Siena, ma anche ragazzi della stessa curva senese, all’epoca ancora sotto le insegne degli Ultras Fighters, che chiaramente non poterono sottrarsi agli scontri che stavano avvenendo sotto i loro occhi.

Se a quell’episodio di oltre dieci anni fa, ma ancora vivo nella memoria dei tanti Modenesi presenti a Siena quel giorno, si somma la recente forte amicizia che i sostenitori della Robur hanno stretto con gli ultras bolognesi che fanno capo ai gruppi eredi degli ex Mods (vale a dire Beata Gioventù & company), è facilmente intuibile come la partita odierna, sugli spalti, possa far scaturire non poche scintille tra le opposte tifoserie. E, di fatto, così avviene. Ripetuti e sonori “vaffa…..” vengono scambiati tra il settore ospiti e gli altri settori caldi del Braglia, ma alla fine non si va oltre le schermaglie verbali, vuoi per il sempre massiccio dispiegamento di forze dell’ordine presenti all’esterno dello stadio, vuoi anche per l’assenza dei Bolognesi che non hanno accompagnato gli amici senesi in questa trasferta, visto che erano impegnati nello stesso pomeriggio alle ore 18:00 sul campo del Parma.

Il tifo degli ospiti, a parte i cori contro e gli sfottò, non esprime molto altro e solo di rado si riesce a sentire dalla tribuna, complice anche l’esiguo numero di sostenitori bianconeri al seguito della Robur. Ai quali, è sottinteso, va tutta il rispetto del caso, se non altro per averci messo la faccia.

Giangiuseppe Gassi.