A Caserta c’è tanta attesa per l’ultima giornata di campionato: i falchetti, dopo aver conquistato matematicamente i play-off la settimana scorsa, si giocano la possibilità di disputare la prima gara degli spareggi tra le mura amiche, affrontando il Matera che domenica scorsa, dopo la pesante penalizzazione inflitta dalla Lega, ha conquistato la salvezza con la bella vittoria maturata a spese del blasonato Catania.

Allo stadio Alberto Pinto si contano circa duemila spettatori sugli spalti, il settore distinti, fulcro del tifo organizzato locale, risulta quasi completamente pieno e sulla vetrata che separa il campo dagli spalti è sistemato lo storico striscione dei Fedayn Bronx con cui ormai i “The Black Sheep” fanno una coppia collaudatissima assieme alle varie altre sigle, molte delle quali seguono con affetto e da tempo non sospetto anche dalla provincia.

Prima del fischio d’inizio, i locali si “riscaldano” con i primi cori e durante l’ingresso in campo delle due squadre arriva la coreografia dedicata al presidente del sodalizio, composta da un grande telone copricurva e da qualche fumogeno rosso e blu.

Durante tutta la prima frazione di gara, il tifo dei locali risulta di ottimo livello, segno tangibile che i tifosi credono nella vittoria. Oltre ai cori del variegato repertorio, vengono eseguiti anche cori per la città e per i diffidati. Sempre per i diffidati viene esposto anche uno striscione, mentre il sostegno canoro si alterna ai battimani ritmati con il tamburo.

Il cuore del tifo casertano appare abbastanza colorato tramite le tante pezze appese sulla vetrata, i bandieroni e le bandiere sventolate in continuazione durante tutta la durata dell’incontro. Il sostegno della seconda frazione di gara è simile a quello del primo tempo, il livello del tifo non subisce nessun calo e i cori saranno effettuati sempre in maniera potente. Degna di nota è la seconda sciarpata, che riesce a coinvolgere gran parte dei tifosi presenti in gradinata. Complessivamente più che positiva la loro prova offerta sugli spalti, soprattutto per la continuità con cui hanno supportato i propri beniamini in campo.

Nella “città della Reggia” giungono circa cinquanta tifosi dalla Basilicata, eseguono una sciarpata all’ingresso delle squadre e una durante il primo tempo,  si fanno sentire in maniera discreta durante tutti i novanta minuti ma, a causa del loro esiguo numero, non risultano molto udibili. Il settore è colorato non solo dalle pezze appese, ma anche da un paio di bandiere sventolate in continuazione e al sostegno canoro si alternano i battimani accompagnati dal tamburo. I cori effettuati sono soprattutto per spingere i ragazzi in campo, per la città e contro i cugini rossoblù, anche quando la loro squadra passa in svantaggio. Nulla da registrare tra le due tifoserie.

La gara si chiude sul punteggio di 3-0 a favore dei padroni di casa, con le reti siglate proprio da due ex (primo goal di Pinna e doppietta di De Rose); dopo il triplice fischio bella l’esultanza della squadra che va a festeggiare con i tifosi sotto il settore la vittoria ma soprattutto l’obiettivo conquistato.

Testo di Federico Longo.
Foto di Giuseppe Scialla.