Torna dopo 11 anni il Derby dell’Oglio: sfida sentitissima lungo la linea di confine segnata dal fiume che va da Orzinuovi a Gambara. L’ultima sfida è avvenuta nel 2006, all’ombra del Torrazzo. La partita è terminata con il risultato di 1-1 in uno Zini stracolmo di tifosi.

Di tempo ne è passato ma la storia è la stessa. Appena aperta la prevendita subito sold out: stadio strapieno in ogni settore. Come allora la partita è sentitissima da entrambe le tifoserie. In tutto saranno circa 9.100 tifosi, 2.700 bresciani e il resto grigiorossi. La Cremonese arriva da una serie di pareggi (Pescara, Frosinone e Ternana) e dalla vittoria di sabato scorso contro il Cittadella, risultati che hanno portato tanto entusiasmo in tutta Cremona e provincia. Umore opposto per i bresciani che arrivano da 2 ko di fila. L’ultima vittoria risale al match, che vi ho raccontato, contro il Perugia. Poi le sconfitte con Novara ed Entella.

Arrivo a Cremona in treno qualche ora prima dell’inizio del match per procurarmi uno degli ultimi 150 biglietti messi a disposizione dalla Cremonese in quanto non c’era più posto per un accredito. Ai botteghini c’è una lunga fila a conferma dell’enorme attesa che si respira. Preso il biglietto, giretto e poi via allo stadio. Noto l’enorme dispositivo di sicurezza: Polizia ovunque.

Entro verso le 18 e trovo le due curve già in azione: primi sfottò e cori. I settori dello Zini si stanno riempiendo mentre i giocatori fanno il loro ingresso sul campo per il riscaldamento. Nel frattempo, al di fuori dello stadio, una parte dei tifosi ospiti arrivati in treno si stacca dal gruppo e provoca qualche problema di ordine pubblico in zona stadio. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente che rimane l’unico episodio negativo della giornata.

Il resto della tifoseria raggiunge lo Zini a partita cominciata da poco, a piedi, accompagnato dalla scorta cantando “si gioca in casa”. Il match comincia alle 19 spaccate: dalla Curva Sud Erminio Favalli si innalza il grido “Dai Cremona” e il settore si accende, illuminato dalle numerose torce accese, accompagnate da una bellissima sciarpata. Non da meno la tifoseria ospite: sciarpata, battimani , torce e l’immancabile canzone “Madonnina dai riccioli d’oro”.

Il match comincia, la Cremonese parte forte ma la prima vera occasione è targata Brescia: Somma salta Cavion e lascia partire un tiro potente, Ujkani battuto, tutto lo stadio trattiene il respiro, ma il pallone colpisce il palo e finisce sui piedi di un giocatore grigiorosso che spazza via. I padroni di casa, accompagnati dai propri sostenitori, spingono il piede sull’acceleratore e al 16′ costringono Gastaldello all’errore che, per poco, non regala il vantaggio ai grigiorossi: cross di Almici, il difensore bresciano svirgola e manda il pallone sulla propria traversa.

La partita si accende come il tifo: i bresciani fanno sventolare le loro bandiere bianco blu, i cremonesi cantano a squarciagola a ritmo di tamburo: “chi non salta è un bresciano”. Al 37′ i grigiorossi si portano in vantaggio: Piccolo parte dalla metà campo avversaria, salta diversi avversari, entra in area e conclude a rete. L’intero tifo cremonese esplode, in curva si accendono diverse torce e si innalza alto il grido “Cremona”. Poco dopo i grigiorossi vanno vicino al raddoppio senza riuscirci.

La prima frazione si conclude sull’1-0 per i padroni di casa. Sugli spalti i tifosi grigiorossi omaggiano Romolo Crotti, contadino molto apprezzato dalla comunità grigiorossa grazie alla sua gentilezza e alla sua dote da guaritore.

Durante l’intervallo si spengono improvvisamente i fari dello Zini. Bella la reazione dei sostenitori di entrambe le squadre che, con i loro cellulari e le torce accese, creano una sensazionale coreografia luminosa.

Dopo 7 minuti di ritardo, ecco che si riprende. La Cremonese torna in campo carica mentre per il Brescia è blackout. I grigiorossi sono pericolosi in diverse occasioni, mentre il Brescia attacca ma senza far male agli avversari. Sugli spalti i cremonesi espongono uno striscione raffigurante tre maiali con la scritta “Curva Nord Brescia” e sotto un altro striscione che recita “Nella vecchia fattoria”.

In campo le rondinelle calano vistosamente mentre i cremonesi, caricati dalla Curva, spingono forte. Al 70′ i padroni di casa conquistano un calcio d’angolo, proprio sotto la nord, dove sono collocati i tifosi bresciani. Il pallone parte dalla bandierina e raggiunge il centro dell’area dove Claiton salta più in alto di tutti e sigla la definitiva rete del 2-0. Il difensore brasiliano fa esplodere ancora una volta lo stadio, corre verso la tribuna e poi sotto la curva esultando a più non posso.

La gioia del tifo cremonese è tanta: vengono accese altri fumogeni, insultati gli avversari e caricata la squadra al grido di “Forza Cremona”. Segue il coro: “Era meglio che andavate a Gardaland”. I bresciani sostengono i propri giocatori cercando di fare luce, con le loro torce rosse, in questo momento buio.

Nel finale il Brescia cerca di trovare almeno il gol della bandiera ma ciò non accade. Al 94′ l’arbitro fischia: la partita è finita, l’Oglio si tinge di grigiorosso. Dalla Curva cremonese si alza un coro contro Brescia mentre in bresciani lasciano lo Zini sconsolati. Fuori dallo stadio li aspetta la scorta che li porterà una parte alle macchine o ai pullman e il resto in stazione, al treno. Per le vie di Cremona si possono udire le sirene delle camionette della polizia, le grida di rabbia dei bresciani e i canti di gioia e felicità dei Cremonesi.

Edoardo Lanzi.