La stampa locale già dalla vigilia di questo match aveva alzato il livello di attenzione degli appassionati di tifo, riportando sulle cronache dei ben 650 tifosi angresi pronti ad invadere il Guariglia di Agropoli. Un elemento di curiosità in più per me che non li vedo all’opera da un lontano Angri-Savoia del 2006-07, in una Serie D che aveva tanto il sapore di C per l’alto tasso di passione dei tifosi sugli spalti. Sono passati tanti anni anche per gli stessi tifosi grigiorossi che, prima di arrivare a questa giornata carichi di entusiasmo, hanno dovuto subire ogni sorta di nefandezza in termini sportivi e societari, considerando le cessioni del titolo, i fallimenti e le fusioni.

Le loro ambizioni passano al cospetto di un Agropoli tutt’alto che disposto a far da agnello sacrificale, almeno sulla carta, considerando che tallona il duo di testa formato dallo stesso Angri e dal San Marzano e con una vittoria rilancerebbe prepotentemente le proprie chance di scalata al vertice. Non ci sono più i vecchi Blue Dolphins ormai già da qualche anno ed attualmente la tifoseria organizzata si raccoglie in un angolo della tribuna dietro lo striscione Agropoli ultras oltre a qualche altra pezza. Ad inizio gara, al centro della stessa tribuna, viene esposto un bel bandierone copricurva mentre poi, per il resto della gara, il tifo è per lo più ad appannaggio della parte laterale.

Per quanto riguarda gli ospiti, al di là del numero comunque importantissimo per una categoria del genere, offrono un tifo davvero perentorio con cui cercano di mettere in chiaro quanta sia la loro voglia di tornare nel calcio che conta, cercando al contempo di trasmettere la stessa rabbia agonistica in campo alla squadra. Che da par suo recepisce e regola i padroni di casa di una sola misura ma sufficiente a far continuare a volare i sogni della piazza. Bandierine grigie e rosse ad inizio gara, fumogeni dello stesso colore a corredo e tanta pirotecnica nel prosieguo. Veramente un tifo di altissimo livello il loro.

Fra le file ospiti si nota la presenza dei battipagliesi per dar manforte ai propri gemellati in questo passaggio cruciale del campionato mentre, a fine gara, a causa del passaggio unico da cui defluivano sia i locali che gli angresi, gli animi si sono surriscaldati dando il via ad un fugace lancio di oggetti poi rientrato, così come il resto della situazione.

Davide Gallo