Un altro anno con la fotocamera al collo ad immortale ciò che resta di quel fantastico Mondo ultras, un altro anno fra tessere e comportamenti liberticidi, da diffide ingiuste e magliette che scandalizzano un Paese intero. Mi mancano molto quelle sensazioni dei gradoni, quell’appendere la sciarpa di sempre al collo e ritornare a casa senza voce, sentendomi orgoglioso di essere ultras. Ma i tempi “non mi appartengono” e ringrazio la redazione che fra mille sacrifici manda avanti una passione odiata dai più, ma amata da molti, e grazie all’amico Matteo e chi insieme a lui mi dà la possibilità di coltivare ancora questo mio grande amore.

Tornando alla gara di oggi, la curva nord saluta i propri beniamini con un 2-1 contro la Pistoiese nella gara scudetto.
Tifoseria mai vista personalmente, quella ospite, e che anche se non numerosa, fa quadrato e incita gli undici in campo per tutta la partita, con un calo dopo il doppio vantaggio dei padroni di casa. Con loro son presenti i ragazzi di Venezia e Pesaro, espongono uno striscione a favore degli ultras diffidati e si fanno notare per un coro molto bello per Aldrovandi.

Capitolo padroni di casa: Curva Nord non piena, malgrado l’annata trionfale dei Dorici molte persone hanno approfittato della prima giornata di sole per raggiungere la riviera del Conero; chi c’è, comunque spinge i biancorossi dallo 0-1 al 2-1 che li proietta in semifinale di questa “Poule Scudetto”. Presente con loro una delegazione di cittadini Senigalliesi, che ringraziano gli ultras per l’aiuto durante l’alluvione che ha colpito la loro città qualche giorno prima. Momento di commozione quando ricordano il capitano Natalino, scomparso in settimana, gli Anconetani non rimangono indifferenti nemmeno ai fatti di Roma, schierandosi come tutti gli ultras dello Stivale a favore di chi esprime la propria libertà di pensiero con una maglietta, ricordando inoltre chi, dimenticato dai media, lotta ancora in un letto d’ospedale.

Al triplice fischio, con la squadra sotto la curva, ripulisco l’obiettivo e sistemo la mia fedele Canon, preparandomi a tre mesi senza stadi, ultras e gradoni: è giunto il tempo di mare, creme e abbronzature, una pausa necessaria per tirare il fiato e ritrovarsi con la stessa voglia alle prime partite della stagione 2014/15.

Francesco Fortunato.