Siamo agli ultimi centottanta minuti del campionato di Eccellenza pugliese. Nella parte bassa della classifica, salvo clamorosi colpi di scena, la griglia play-out è pressoché definita, con il Galatina già abbondantemente retrocesso da diverse settimane. Nella parte alta, invece, i giochi sono tutt’altro che chiusi. Il Fasano, attualmente primo con 55 punti, si gioca l’intero campionato in casa dell’Avetrana, appaiata in seconda posizione a sole due lunghezze di ritardo. Stesso copione per quanto riguarda la zona play-off con ben cinque squadre (Casarano, Gallipoli, le due Bitontine, Trani e Corato), racchiuse in solamente soli cinque punti.

Proprio al Comunale di Corato arriva quest’oggi il Trani. In casa neroverde la gara è molto sentita tant’è che per l’occasione, la Società di casa ha indetto la giornata “pro Corato” con tagliando d’ingresso al prezzo unico di cinque euro. Una vittoria per i padroni di casa risulterebbe decisiva per continuare la corsa ai play-off e tentare, chissà, la difficile scalata alla Serie D con accesso dalla porta secondaria.

Destino totalmente opposto per il Trani, impegnato nell’ultima trasferta stagionale in terra pugliese ma con la testa ormai a mercoledì 18, giorno in cui si disputerà la gara di ritorno del penultimo atto della fase nazionale della Coppa Italia di Eccellenza. L’andata si disputò in riva all’Adriatico davanti a circa tremila spettatori; finì senza reti con i giochi rimandati proprio alla gara di ritorno in quel di Pomezia.

Anche quest’oggi si è giocato davanti ad una buona cornice di pubblico. I coratini hanno risposto in modo massiccio alla chiamata della Società, facendo registrare quasi il tutto esaurito. Ottima anche la presenza ospite, complici i pochi chilometri che separano le due città.

È stata davvero una sfida affascinante quella vista sugli spalti, con i due tamburi (uno per parte) che hanno accompagnato ininterrottamente il tifo delle due fazioni. Bella anche la cartata offerta dai tifosi locali all’ingresso delle squadre in campo, seguita dall’accensione di alcune torce verdi e da uno/due densi fumoni neri, il tutto sotto l’occhio vigile della Digos che sembra forse temere la folkloristica pirotecnica al pari delle armi chimiche. Non da meno la massiccia sciarpata realizzata dai sostenitori tranesi sempre ad inizio gara, “rovinata” solo dalla bizzarra forma dispersiva del settore ospiti.

Tifo costante e ottime manate da entrambe le parti fino al 60’, quando il direttore di gara concede un calcio di rigore ai padroni di casa, lasciando gli ospiti in dieci uomini. Sul dischetto va Lacarra che non sbaglia. Il Corato va in vantaggio ed il Comunale diventa una bolgia. Non accadrà più nulla fino al triplice fischio, ma sugli spalti ci sarà ancora tempo per ricordare i diffidati e rimarcare il proprio disappunto contro il calcio moderno.

Finisce così, con le due compagini sotto i rispettivi settori: da un lato ci sono da festeggiare i tre punti appena conquistati, dall’altro c’è da caricare un gruppo di ragazzi in vista della cruciale sfida di mercoledì che vale un’intera stagione.

Antonio Vortex