È stata una sfida assolutamente fuori categoria quella che, sugli spalti dello stadio “Mancini” di Fano, ha fatto da contorno alla finale play off del girone F di Serie D tra Alma Juventus Fano e Campobasso. Le due tifoserie si sono una volta di più dimostrate, assieme alla Sambenedettese, le più calde del girone distaccando non di poco la concorrenza.

I supporter molisani arrivano lungo l’Adriatico (trasferta più lunga della stagione) in più di 600 unità, aiutati anche dalla presenza dei gemellati di Fasano e da alcuni pullman provenienti da varie località italiane tra cui Bologna e Roma. Una volta riempiti i gradoni del loro settore, i rossoblu scaldano l’ambiente inneggiando alla curva nord dello stadio Selvapiana: sarà solo il primo dei tanti cori riusciti e partecipati che il settore ha sciorinato durante la gara, a prescindere dal risultato che stava maturando. A seguire, coriandoli per salutare l’ingresso in campo delle due squadre.

Nonostante le tre reti subite e una qualificazione di fatto quasi mai in tasca, i ragazzi della Nord si esibiscono senza sosta in cori (spesso lunghi e cantati da tutti), sciarpate e battimani; da applausi la costanza e l’attaccamento ai colori più che al risultato, segno di una tifoseria compatta e non occasionale indipendentemente dal numero, degno comunque delle grandi occasioni. Da brividi invece quando la squadra, già ampiamente salutata e ringraziata ed ormai sotto la doccia, viene richiamata in campo dai propri tifosi per ricevere l’ennesimo lungo applauso, mentre sull’altro fronte ovviamente si festeggia alla grande.

La curva granata si ricompatta dopo le recenti difficoltà ed i risultati si vedono e si sentono. I primi due grandi cori sono rivolti alla voglia di vincere una gara fondamentale per lasciare la categoria, dopo tre anni di dilettantismo, cosa che la squadra ha recepito anche nei giorni che anticipavano la contesa, rispondendo alla grande sul terreno di gioco. La complicità tra squadra e curva torna ad essere quella delle ultime due stagioni, rendendo il Mancini un fortino praticamente inespugnabile.

La sfida ai molisani sugli spalti è innanzitutto corretta: le due tifoserie si rispettano quindi, come accaduto anche nei confronti precedenti, non si verificano cori di scherno reciproci ed ognuno canta a squarciagola per i propri colori.

La curva fanese apre il pomeriggio con un bandierone granata, fatto scivolare a centro settore, affiancato da altre bandiere bianche e granata: sono presenti tutti i gruppi, distribuiti sulla balconata.

Immancabili i cori rivolti ai diffidati e ai bomber Gucci e Sivilla che intanto stanno decidendo la gara. La performance granata resta incessante e costante. Continuo e spettacolare botta e risposta con i molisani, almeno fino al gol del 3-1 di Borrelli che fa decollare l’atmosfera a livelli storici: parte della curva si sposta in gradinata e “Un giorno all’improvviso”, fatto da tutto lo stadio, diventa appunto memorabile.

A pochi secondi dal fischio finale arriva la rete del Campobasso, che però serve soltanto a sigillare il 3-2 finale e ad aprire la festa fanese, che si scatena con tutti i giocatori della rosa sotto la curva. Poco più in là, il settore ospiti replica con cori forti ed incessanti, ultimo dei quali, a chiudere la trasferta, utile a ricordare che questa tifoseria non è “dilettante”.

In effetti domenica 22 maggio al Mancini di dilettante c’era solo la categoria calcistica, gli spalti sono stati di ben altro spessore. Vivissimi complimenti ad entrambe le tifoserie.

Testo di Tommaso Giancarli.
Foto e video di Tommaso Giancarli e Francesco Passarelli.

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