Due Curve pienissime, striscioni, bandiere, torce, fumogeni, sfottò: quanto sono belli i Derby! È sempre un’emozione particolare quando si incontrano due squadre di due posti vicini perché è questo lo scenario che trovi. Cioè, che trovavi. Fino a 15 anni fa. Oggi, però, questo non esiste più. Quando c’è una partita che si prospetta interessante e un po’ movimentata, ci pensano le autorità a smorzare le emozioni. Così è successo anche in questo Andria-Foggia, partita orfana della tifoseria ospite per chiusura del settore a loro dedicato. Con divieto di vendita di biglietti non solo in provincia di Foggia, ma anche a Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia. Mi sorprende questa meticolosità che hanno le autorità mentre pianificano e comunicano i loro assurdi divieti.

Così, oggi, mi ritrovo a raccontare un Derby privo delle emozioni che caratterizzano una partita di tale caratura. Certo, gli spettatori c’erano e visti i tempi che corrono e con solo il 50% dei posti disponibili per misure Covid, non erano neanche pochi. Certo, gli Ultrà Andriesi c’erano e tifavano davvero bene. E certo, lo Stadio che sorge in mezzo ad una Villa verdissima vale assolutamente la visita. Ma in qualche modo non è una partita da ricordare per sempre, complice anche il fatto che si giochi di mercoledì alle ore 18. Al fischio d’inizio, infatti, ci sono forse la metà degli spettatori rispetto all’intervallo, tanti dei quali, dopo aver finito il lavoro, entreranno allo Stadio in netto ritardo. Ma chi li gestisce, questi orari?

I presenti odierni si trovano quindi tutti o in Tribuna o in Curva. In Tribuna i sedili, per motivi Covid non sono più attaccati uno all’altro, ma distanziati. Per questo motivo, l’impatto visivo è un po’ strano, però queste sono regole che tanti capiscono (al contrario del divieto per la tifoseria ospite). In Curva, però, i ragazzi stanno compatti dietro i loro striscioni. Mi affascina il fatto che qui ci siano ancora striscioni lunghi vecchio stampo, almeno per quel che riguarda i gruppi principali, la Brigata Fidelis ed il Drunk Group. Oltre a loro, sono presenti anche gli altri gruppi della Nord Andriese, complessivamente una bella realtà. Il loro tifo è caratterizzato da tanti cori originali e coinvolge spesso l’intera Curva. Di tanto in tanto riescono anche a trascinare la Tribuna nel loro tifo. Da segnalare in tal senso ci sono due cose. Prima, l’assenza totale di cori contro il Foggia: non è Derby se non ci sono i rivali. E poi il fatto che il tifo, dopo ogni gol subito, diventa ancora migliore: sembra esserci una bella sintonia tra tifoseria e squadra, seppur questa si dimostri nettamente inferiore agli ospiti, ma i tifosi, ad ogni buon conto, non smettono un attimo di cantare, sfoggiando una gran bella prova d’orgoglio.

In campo dominano i Satanelli, vincendo la partita con un secco 3 a 0. La squadra dell’eterno Zdenek Zeman, tornato per la quarta volta sulla panchina del Foggia, vince e convince, ma deve festeggiare la bella vittoria da sola, senza gli ospiti. No, così non è Derby.

Remo Zollinger