Il big match che non t’aspetti. Il programma per la terza giornata della Lega Pro, Girone C, vede affrontarsi due delle squadre più in forma del momento: la matricola Fidelis Andria (capolista a punteggio pieno) e i ragazzi terribili della Paganese, che inseguono con 4 punti in classifica. Per la gara odierna, e finalmente oserei dire, visto anche l’inaspettata importanza dell’incontro, è presente un discreto numero di spettatori soprattutto per quanto concerne il pubblico di casa, quantificabile più o meno in 1500 unità.

Da Andria giungono soprattutto con auto private (e un pullman) circa 300 persone con a capo i gruppi più importanti. Prima dell’inizio del match l’intero stadio ricorda, attraverso un minuto di raccoglimento, Raffaele Iacuzio, storico presidente di inizio anni ’90 deceduto alcuni giorni prima della partita. Il suddetto presidente è ricordato da tutto l’ambiente come l’uomo della “rinascita”, perché in quegli anni prese le ceneri della Paganese e riuscì in poco tempo prima a farla risorgere, e poi addirittura a farla divenire vincente. Molti dei tifosi presenti oggi resteranno legati per sempre a quegli anni che videro, tra l’altro, anche la nascita del movimento ultras Paganese.

La gara inizia alle 17:30, ma già abbondantemente un’ora prima di tale orario dal settore distinti si inizia a far baldoria con diversi cori a ripetere davvero ben fatti. Simpatico lo striscione esposto durante il riscaldamento con scritto “Ansia pre-partita sapore della vita”.

La gara prende il via e subito la squadra ospite si mostra arrembante facendo scaldare i propri tifosi che a più riprese si fanno sentire alla grande. Verso la metà del primo tempo la Paganese si porta in vantaggio grazie ad un calcio di rigore. E’ l’estasi per il pubblico di casa. Sospinti anche da un paio di tamburi, finalmente ritornati a rimbombare nello stadio Paganese, il tifo diventa davvero trascinante.  Nel secondo tempo la Paganese dimostra di avere una marcia in più e quasi allo scadere, ancora su calcio di rigore, riesce a raddoppiare. Scoramento tra i tifosi ospiti che smettono di incitare i propri calciatori fino al 49’ del secondo tempo, minuto in cui riescono ad accorciare le distanze accendendo in loro qualche piccola speranza di riuscire a pareggiare.

Speranza vana comunque perché la gara termina 2-1, risultato che comunque viene accolto bene e lo dimostra il fatto che la squadra pugliese va a prendersi il meritato applauso per una gara giocata con grinta e coraggio. Festa grande naturalmente per la nuova capolista, con i tifosi azzurro-stellati che a questo punto non hanno nessuna intenzione di fermarsi.

Alfonso Ceglia