Complice la sosta della mia squadra di competenza, ritorno alla modalità “ricerca partite”: oggi la mia scelta ricade sulla sfida di Serie A dello stadio Tardini tra Parma e Genoa.

Dopo circa un anno torno a rivedere la tifoseria ducale, ai tempi si parlava di Serie B per un Parma-Carpi, oggi siamo invece di fronte ad una sfida di massima serie sicuramente sentita tra le due tifoserie, visto l’incrocio di amicizie/rivalità che tra loro intercorre.

Il dato ufficiale parla di 14.787 presenti per questo anticipo del sabato: ai 1.828 paganti vengono conteggiati 12.959 abbonati, sicuramente non tutti presenti, ma comunque il colpo d’occhio visivo non è affatto male.

La Curva Nord Matteo Bagnaresi è andata esaurita in abbonamento, ma complice le famigerate “norme di sicurezza” in vista della disputa della massima serie, la società di casa ha dovuto abbassare la capienza del settore popolare del Tardini, per cui si intravedono comunque degli spazi vuoti ai margini del settore.

Pronti via e ed i Boys mettono subito in chiaro il loro pensiero su questa sfida: con un omaggio alla tifoseria doriana (con loro storicamente gemellata) ed un insulto alla tifoseria ospite, a voler dunque rimarcare che quella odierna non è una partita qualunque.

Parecchio apprezzabile anche l’impatto visivo in questo primo frangente, con la Nord che si copre di un bel mix di bandiere gialloblu per buona parte della zona centrale, mentre nella zona sottostante si vedono due aste e bandieroni.

Verso il decimo minuto di gara “tutti in piedi”: anche gli altri settori si uniscono al coro proveniente dalla curva, partito nel momento in cui i drappi della tifoseria reggiana fanno capolino nel settore ospiti accanto a quelle dei loro amici genoani, per cui partono vari insulti oltre al classico “chi non salta” .

Ad inizio ripresa segnalo si apre uno striscione locale contro la tifoseria ospite, scaturito da un mal digerito striscione genoano ai tempi del fallimento del Parma.

Per buona parte della ripresa il sostegno rimane circoscritto alla zona dei Boys, ma alla rete dei ducali il tifo si alza di parecchi decibel, con lo stesso coro che viene cantato fin quasi al fischio finale allorquando, chiaramente, il Parma ed i propri tifosi non mancano di stringersi in un abbraccio ideale e vicendevole.

Finita la gara, defluendo verso l’esterno del Tardini, ai più non sarà sfuggito lo striscione di sostegno alla tifoseria bergamasca dopo i noti fatti di Firenze: “Le bugie hanno le gambe corte, manganello, distintivo ma non il codice identificativo”.

Venendo agli ospiti, bella la loro presenza: il dato ufficiale parla di 980 biglietti staccati per il settore ospiti. Ad inizio partita i gruppi principali della Gradinata Nord ancora non sono presenti, ma si leva comunque qualche coro offensivo indirizzato alla tifoseria di casa. Al quinto minuto fanno il loro ingresso i gruppi ultras genoani con gli amici reggiani.

Positiva anche la prestazione vocale, con i cori che sono seguiti da buona parte del settore, accompagnati da svariati battimani e cori secchi per tutta la partita. Soprattutto a inizio ripresa il tifo è veramente possente, con tutto il settore che alza la voce nel sostenere i rossoblu in campo.

Altro punto di forza della tifoseria genoana sono i bandieroni: per tutti i 90 minuti li si vedono sventolare nella parte bassa, con un bellissimo colpo d’occhio. Nel secondo tempo si leva uno striscione del gruppo Via Armenia 5R col messaggio: “ROMAN TI SIAMO VICINI”.

Al fischio finale è festa per la tifoseria di casa, che con questo successo per 1-0 mette in cassaforte il discorso salvezza. Discorso salvezza ancora aperto invece per il Genoa, sconfitto sì, ma che comunque può dormire ancora sonni tranquilli.

I prossimi impegni vedranno il Parma di scena allo Stadio Olimpico di Roma contro la Lazio, mentre il Genoa ritornerà a Marassi dove ospiterà la Juventus.

Nonostante i numerosi i cori offensivi tra le due tifoserie, all’esterno dello stadio non si segnalano episodi rilevanti.

Testo di Francesco Passarelli
Foto di Giovanni Padovani