Posticipo di Lega Pro, la partita si gioca di lunedì sera alle ore 20:45. Direi che giorno ed orario sono l’ideale per favorire il progetto tanto sbandierato di riportare le famiglie allo stadio. Probabilmente per i più piccoli l’appuntamento è rimandato, visto che la serata è spazzata da un forte vento e la temperatura non è delle più miti; siamo solo ad ottobre ed è facile immaginare nei mesi invernali cosa si dovrà sopportare per assistere ad un incontro di Lega Pro negli stadi del nord Italia. Poi lor signori si lamentano delle presenze negli stadi e della crisi del nostro calcio! Inevitabili certi risultati, se si seguono strade a dir poco fantasiose. Il progetto di gettare la croce sugli ultras non so quanto sia credibile, certamente è una strada senza uscita e l’attualità del nostro calcio, anche ad alti livelli, sta lì a dimostrarlo.

Ennesimo derby toscano della Lega Pro e, visto il giorno lavorativo, soprattutto da parte ospite, non mi aspettavo certo una nutrita rappresentanza. Grosso errore di valutazione perché da Prato arriva una bella schiera di tifosi; evidentemente la voglia di seguire la squadra è tanta perché, se è pur vero che la distanza da Pontedera non è così elevata, è altrettanto vero che non ci sono grossi motivi d’interesse intorno a questa partita. Comunque bella sorpresa da parte degli ospiti che mettono piede sui gradoni dello stadio comunale “Ettore Mannucci” alla spicciolata. Gli ultras si sistemano nella parte centrale ed attaccano alla balaustra diverse pezze.

Gli ultras pontederesi fanno il loro ingresso poche decine di minuti prima del fischio d’inizio della gara. Anche in questo caso il territorio degli ultras viene marcato con alcune pezze granata, poi si attende l’ingresso delle squadre in campo per dare il via alle danze.

I pratesi accolgono l’ingresso in campo con lo sventolio di un paio di bandieroni e con i cori indirizzati agli undici in campo che si fanno sentire chiaramente. I numeri sono ottimi e, in questa prima fase della partita, anche chi non è prettamente ultras ma solo un accanito tifoso, vede bene di unirsi alla compagnia.

Gli ultras di casa non offrono niente di particolare dal punto di vista coreografico ma espongono uno striscione per solidarizzare con alcuni lavoratori che hanno l’azienda in crisi. Troppi casi anche in Toscana di aziende, ditte e fabbriche che minacciano di chiudere o sono già chiuse; la crisi lavorativa colpisce ovunque, e puntare il dito contro la classe politica, per quanto sia un gesto fin troppo abusato, è anche fin troppo scontato visto l’immobilismo, o peggio ancora, l’incapacità di porre rimedio. Probabilmente manca anche la volontà e con questo chiudo il discorso.

L’inizio gara degli ospiti è su alti livelli: non c’è una persona che si siede a vedere la partita, tutti o quasi tutti i presenti seguono le direttive che provengono dalla balaustra ed il tifo non può che essere di qualità, continuo ed incisivo come non mi aspettavo. A livello di colore, un paio di bandieroni ed una bandiera a due aste di pregevole fattura colorano un settore che non fa mai mancare l’incitamento alla squadra. Le uniche divagazioni per i lanieri sono quelle che si prendono per ricordare i diffidati e per salutare i rivali storici di Pistoia. A tal proposito, seguitissimo il coro “Pistoiese cambia canale”, visto che la partita di questa sera è in diretta.

I padroni di casa possono contare su uno zoccolo duro che non molla un secondo e, per quanto riguarda la continuità nel tifare, sono encomiabili, peccato che raramente il restante settore spalleggi il gruppo ultras. Questi ultimi sostengono la squadra e non mancano di dedicare qualche coro anche ai singoli giocatori, per il resto sono menzionatissimi i rivali di Ponsacco ed in misura minore quelli di Viareggio e Cecina.

Sul terreno di gioco, i primi a passare in vantaggio sono i locali grazie ad una bella punizione di Grassi, sulla quale l’estremo difensore pratese ha più di una colpa. La rete vivacizza ulteriormente gli spalti: la non belligeranza che fino a questo momento era regnata tra le due tifoserie si va a fare benedire, ed i granata partono col coro “La mamma del pratese è una cinese”. I rivali in un primo tempo evitano di rispondere, poi, viste le ripetute offese, perdono un po’ le staffe e si fanno sentire. Sono i granata i più agguerriti in questa fase, non disdegnano di provocare gli ospiti e qualcuno tra quest’ultimi si stacca dal gruppo per dirigersi vicino alla rete divisoria per iniziare quel botta e risposta che risulta quanto meno stucchevole. Il Prato pareggia dopo appena dieci minuti, così anche sugli spalti si può assistere alla pronta reazione dei lanieri: c’è chi corre verso la rete divisoria per offendere i rivali, c’è chi dalla gioia accende un paio di torce ad intermittenza. L’intervallo giunge a puntino per poter continuare il botta e risposta a distanza tra chi non è ancora stanco di vomitarsi addosso ogni sorta di offesa.

La ripresa è un’altalena di emozioni che non può non influire sull’andamento del tifo: a passare in vantaggio, dopo appena un minuto, è il Pontedera e, se tra gli ultras granata c’è chi torna prepotentemente ad incitare la squadra, gli ospiti, dopo l’iniziale smarrimento, tornano a compattarsi ed a tifare in maniera esemplare. In questa ripresa, tra i pratesi c’è un po’ meno compattezza, gli ultras continuano a tirare le fila del tifo ma il restante pubblico è un po’ restio a seguire le indicazioni e solo in qualche caso il tifo torna ad essere compatto.  Bella comunque la loro sciarpata, così come alcuni cori verso la squadra ed altri ancora contro i “cugini” di Pistoia: il derby si avvicina e la febbre sale; a sentire la risposta che arriva in questa serata, quella contro la Pistoiese è una partita sentita un po’ da tutti, tifosi ed ultras pratesi.

Intorno al ventesimo minuto di gioco, il Prato raggiunge il pareggio con Bocalon, che timbra la sua personale doppietta e si prende come ringraziamento un coro personalizzato, anche questo seguitissimo da tutti i presenti di fede biancoazzurra.

La partita sul terreno di gioco è fin troppo vivace ed, anche sugli spalti, non c’è assolutamente da annoiarsi con le due tifoserie che esprimono il proprio potenziale. Il tifo vive di alti e bassi, i presenti non mancano di seguire con un occhio più che attento la partita che sembra non voler finire sul risultato di pareggio.

A cinque minuti dal termine dei tempi regolamentari, è ancora il granata Grassi a firmare un eurogol con un pallone scagliato dalla distanza che va ad insaccarsi alle spalle dell’incolpevole estremo difensore avversario. Sugli spalti parte la festa dei padroni di casa; un po’ di smarrimento c’è tra i pratesi, anche se gli ultras incassano bene il colpo e continuano ad incitare la squadra. Passa una manciata di minuti ed è ancora il Pontedera a segnare; a questo punto tra gli ospiti c’è chi prende la via di casa ed abbandona lo stadio in preda alla rabbia. Gli ultras reagiscono e fanno partire il coro “Noi non ti lasceremo mai…” cantato per diversi minuti. Ma le emozioni non sono terminate: il Prato accorcia le distanza ancora con Bocalon ed è simpatico vedere alcuni sportivi pratesi che tornano repentinamente sui propri passi per vedere il finale di gara che, com’è possibile immaginare, diventa una guerra di nervi.

Il Pontedera strappa i tre punti per la gioia dei propri tifosi, i pratesi chiudono l’incontro accendendo una altro paio di torce e salutando la squadra. Le due tifoserie battibeccano ancora a distanza. I più carichi al riguardo sembrano i padroni di casa, mentre tra gli ospiti c’è chi prosegue per la propria strada. La prossima trasferta per gli ultras lanieri sarà certamente più emozionante. Inutile dire dove sarà, questa serata ha chiarito fin troppo le idee.

Testo e foto di Valerio Poli