Tra Ezio Capuano, neo allenatore del Messina, e il Potenza i primi precedenti risalgono alla stagione 2009-2010 quando il club lucano, a seguito del coinvolgimento nello scandalo legato al calcioscommesse, subì la retrocessione d’ufficio. Il presidente Giuseppe Postiglione fu arrestato, la squadra rossoblu sprofondò nel baratro e, in una situazione di totale abbandono, la società, o meglio ciò che ne restava, decise di affidare la panchina al tecnico campano, che la portò a raggiungere sul campo una meritata e insperata salvezza, cancellando in parte l’onta subita. L’intera piazza apprezzò la grinta messa in campo e quel traguardo sconfessò parzialmente il discredito generale che la vicenda del calcioscommesse aveva creato. Al termine della stagione Il Potenza fu declassato all’ultimo posto e da lì iniziò un lungo calvario che ha riportato il club lucano a dover ripartire dai campionati dilettantistici.

Nella passata stagione anche il presidente Caiata, dopo una lunga serie di risultati negativi, decise di puntare sull’esperto allenatore campano, che però non riuscì a bissare l’impresa e, dopo poche domeniche, fu esonerato. Questa volta il rapporto con la piazza lucana non si è concluso con baci e abbracci e oggi c’è attesa nel rivedere l’ex tecnico accomodarsi sulla panchina dei siciliani, dove ha rimpiazzato la bandiera Sullo da poco esonerato.

Al Viviani per questo importante match si registra una discreta affluenza di pubblico. Sono circa 2.500 gli spettatori presenti, con circa 150 ospiti. La curva Lucana si presenta al gran completo nella sua “formazione classica”: Potenza Ultras al centro, affiancati al lato destro da Banda Sponge, Right Side e Drunk Lions, mentre alla sinistra si posizionano i Briganti (fondati nel lontano 1992) e i ragazzi del Rione Malvaccaro. A Potenza come ormai prassi in molte realtà italiane, il tifo non si concentra solo nel settore popolare della curva ma anche in gradinata, dove prendono posto nella zona “confinante” con il settore dedicato alle tifoserie ospiti, il Nucleo Storico e i ragazzi di Via Mazzini, mentre nella zona a ridosso della curva di casa troviamo Vecchi Gradoni e Vecchie Spugne.

Nei confronti dell’ex tecnico, la curva Ovest sceglie la strada dell’indifferenza e dedica i propri sforzi al tifo per la propria squadra. Nonostante il sostegno costante i tre punti non arrivano e a fine match, i giocatori a testa bassa “scappano” negli spogliatoi, evitando di fatto sia i fischi del pubblico di casa che il relativo confronto. Da segnalare inoltre che oggi ricorre l’anniversario della morte di Fiorino, figura storica del movimento ultras potentino al quale viene dedicato uno striscione.

Da Messina i tifosi ospiti si presentano in terra lucana in ottimo numero e sostengono i propri beniamini per tutti i 90 minuti. I messinesi, come ormai da tradizione, offrono un tifo ritmato dal suono costante del tamburo e colorato dalle bandiere sempre alzate; come sempre il tifo è coordinato dallo storico gruppo Gioventù Giallorossa che da ormai 40 anni accompagna le sorti del club siciliano, da Torino fino ad Alcamo. I giallorossi, grazie ad una prova caparbia, rimontano lo svantaggio iniziale e portano a casa tre punti importantissimi ai fini della classifica.

Foto Pier Paolo Sacco.
Testo a cura della redazione.