Per questo sabato faccio ritorno al Città del Tricolore di Reggio Emilia, per questa sfida emiliano-romagnola tra Reggiana e Santarcangelo, che chiaramente mi è difficile chiamar derby vista la mancanza di precedenti rilevanti fra le due compagini.

Solito zoccolo duro di 5.000 fedelissimi granata presenziano all’interno dell’impianto reggiano: ai 4.321 abbonati in casa Reggiana, si aggiungono 1.176 paganti, che per la categoria resta sempre un buonissimo dato, specie considerando la giornata invernale e lo scarso richiamo dell’avversario che non favoriscono di certo un maggiore afflusso allo stadio.

Ritrovo il solito quadrato centrale nella curva sud, dietro il drappo delle Teste Quadre. E sarà il solito quadrato ad offrire il sostegno alla Regia per tutto l’arco della partita, dai cori per i diffidati (cantato ad inizio e fine partita) a quelli per la squadra fino ai consueti insulti indirizzati alla tifoseria parmigiana. A livello visivo noto svariati battimani e per tutta la partita vengono sventolati due bandieroni.

Il Gruppo Vandelli nei distinti restituisce una sensazione di maggiore attività per via dell’utilizzo del tamburo (a differenza della Curva Sud, in cui il tamburo è assente), ciò vivacizza la parte laterale dei distinti per buona parte della partita. Svariati cori vengono lanciati da questa balconata, ma in varie occasioni, il Gruppo Vandelli si unisce ai cori provenienti dal settore popolare granata. A livello visivo segnalo infine la consueta macchia granata mentre, durante la partita, s’intravede qua e là qualche bandierina del gruppo.

Dopo una settimana ritrovo la piccola tifoseria di Santarcangelo, che sette giorni orsono contro il Padova in casa, è stata protagonista di una prestazione “pane e salame”, alla buona nei modi ma efficace nella sua riuscita. Oggi a Reggio Emilia sono presenti una decina di elementi col drappo Casualmente Ultras, insolitamente posizionati in tribuna laterale. Non possono fare più di tanto, visti i numeri, ma ogni tanto li vedo sbracciarsi per la loro squadra.
Chiaramente mi è difficile udirli (soprattutto nella ripresa), ma al fischio finale si notano per l’applauso e l’abbraccio ideale con i propri giocatori, alcuni dei quali giunti fin sotto di loro.

Al fischio finale è la Reggiana a spuntarla sul Santarcangelo per 1-0, raggiungendo il terzo posto in classifica con 36 punti, mentre gli ospiti rimangono al penultimo posto (in coabitazione col Ravenna) a 23 punti.

Francesco Passarelli