Molte nubi grigie si sono addensate sulla città di Savona, e sulle zone limitrofe, in questa domenica di metà maggio. Allo Stadio Bacigalupo si affrontano la squadra di casa e la Lavagnese, per la semifinale dei playoff del girone E della Serie D. Le due squadre, giunte rispettivamente al terzo e al quarto posto in classifica, si dovranno giocare l’accesso alla finale in questa sfida di soli novanta minuti. Il Savona, avendo ottenuto una posizione in classifica migliore, oltre a poter disputare la partita odierna sul terreno amico, ha a disposizione due risultati su tre per passare il turno. Al termine dei novanta minuti, infatti, in caso di parità, non verrà disputato alcun tempo supplementare, e gli “Striscioni” potranno accedere direttamente alla finalissima che li vedrà opposti alla vincente dell’altra semifinale, giocata dalla Massese e dal Finale FBC.

Il calcio d’inizio è previsto per le ore 16, ma io come al solito arrivo nei pressi dell’impianto sportivo con largo anticipo e ne approfitto per fare quattro passi intorno allo stadio e scattare qualche foto ad alcune simpatiche scritte sui muri della zona circostante e a diversi adesivi attaccati all’interno del Bacigalupo.

All’ingresso in campo delle squadre sono presenti solo gli Ultras di casa, che sventolano diversi bandieroni ed espongono, nella zona del Vecchio Stampo, uno striscione con la scritta, in dialetto ligure, “DAGGHE ALE”, dedicato ad un ragazzo della gradinata savonese recentemente diffidato, invitato, dunque, a non mollare dai suoi compagni. Sul lato destro della gradinata, invece, sventola fiero il bandierone della Brigata, realizzato su sfondo bianco, con un bellissimo scorcio della città di Savona unitamente allo stemma della città e all’àncora, simbolo del gruppo ultras biancoblu. Infine, nella parte più bassa della gradinata, viene sventolato l’immancabile bandierone dedicato a Claudio Bosano, storico ultras del Savona venuto a mancare questa estate e al quale viene dedicato anche un coro, cantato a squarciagola dall’intera gradinata, nel corso della partita.

Gli Ultras della Lavagnese arriveranno qualche minuto più tardi, ma non nel settore ospiti, bensì in tribuna, nella parte alta di questo settore dello stadio. Già in occasione della partita di campionato tra queste due compagini avevo avuto modo di raccontare che i ragazzi provenienti da Lavagna, con i quali ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere al termine della sfida odierna, non avevano avuto accesso al settore ospiti dello stadio savonese in quanto non avevano avvertito (???), nei giorni precedenti l’incontro, della loro presenza. Quest’oggi invece, nonostante i sostenitori bianconeri abbiano anche acquistato con largo anticipo i biglietti per il settore ospiti (per altro nominativi e con il divieto di vendita nel giorno della partita), non hanno potuto comunque accedervi perché, secondo gli addetti, tale settore non poteva essere aperto per un numero inferiore alle trenta unità. Giunti quindi davanti all’ingresso del settore ospiti,  i tifosi della Lavagnese sono stati rimandati indietro ed invitati ad accedere in tribuna.

In tutti i casi, dopo aver affisso il proprio striscione, con la scritta Irriducibili Lavagna, e alcuni drappi, gli ultras della Lavagnese si compattano e, nonostante il numero sicuramente esiguo, iniziano a sostenere la propria squadra impegnata in campo.

L’apporto vocale risulta continuo su entrambi i fronti. Le due tifoserie hanno un atteggiamento di totale indifferenza, ma si impegnano moltissimo nell’incitare la propria squadra. Diversi anche i cori per i diffidati e contro le forze dell’ordine. Da sottolineare, nel primo tempo, il coro, cantato per circa venti minuti, ininterrottamente, dalla tifoseria degli “Striscioni”. Una performance che verrà ripetuta anche nel corso della ripresa.

La tifoseria del Savona inoltre dedicherà qualche coro ai gemellati di Voghera e Spezia. Quest’ultimi ricordati anche con uno striscione esposto nel corso della prima frazione di gioco, con la scritta “SIAMO TUTTI SENZA FUTURO”, evidentemente riferito al gruppo della Curva Ferrovia spezzina chiamato, per l’appunto, Senza Futuro. Spazio inoltre ai cori contro le tifoserie rivali. Agli alessandrini, ad esempio, viene riservato, più volte, il beffardo “dlin dlon dlin dlon, intervengo da Cremona, l’Alessandria è in Lega Pro“, riferito chiaramente all’ultima giornata del campionato di Lega Pro dove la Cremonese, grazie ad un gol segnato negli ultimi minuti di gioco contro il Racing Roma, ha di fatto scippato la promozione in Serie B all’Alessandria, condannando quest’ultima ai playoff. Insulti ed offese di rito, invece, per i Sanremesi, ai quali si uniscono anche i sostenitori della Lavagnese, dato che i matuziani sono gemellati con la tifoseria dell’Entella Chiavari, acerrimi rivali degli ultras bianconeri. Un gemellaggio che, infatti, viene sottolineato, in malo modo ovviamente, anche in uno dei cori lanciato dalla tifoseria lavagnese contro gli ultras dell’Entella.

Sul campo la partita è molto combattuta, soprattutto nel secondo tempo, quando la Lavagnese deve, in tutti i modi, recuperare il gol di svantaggio siglato dal Savona alla mezzora del primo tempo e festeggiato da tutti i calciatori biancoblu proprio sotto la gradinata della tifoseria di casa.

Entrambe le tifoserie si sgolano per incitare e sostenere i propri giocatori in mezzo al campo, e le due squadre lottano su ogni pallone per aggiudicarsi questa importantissima semifinale. Al termine dei novanta minuti e del cospicuo recupero (ben 7 minuti) però è il Savona che riesce ad imporsi di misura e a conquistare l’ambita finale. I giocatori della Lavagnese, alcuni in lacrime, vengono comunque applauditi dai propri sostenitori che, di rimando, vengono ringraziati per il sostegno dai calciatori bianconeri.

Dalla parte opposta del campo, intanto, si festeggia a gran voce. Uno dei cori lanciato dalla tifoseria savonese è per l’allenatore della squadra biancoblu, mister Siciliano, riconosciuto come il vero autore di questa bellissima cavalcata. Le attenzioni degli ultras savonesi vengono poi indirizzate alla tifoseria della Massese, squadra che verrà affrontata in finale domenica prossima, e con la quale la tifoseria biancoblu ha una forte e radicata rivalità, accentuata anche da alcuni recenti avvenimenti.

Mentre mi accingo ad uscire dall’impianto sportivo savonese posso ancora sentire entrambe le tifoserie impegnate a cantare, nonostante la partita sia finita da un pezzo e le squadre siano già negli spogliatoi.

Daniele Caroleo.