Per il campionato di Lega Pro unica girone B, all’Olimpico di San Marino, la squadra locale ospita la formazione ferrarese della Spal. In un orario un po’ inconsueto, Sabato alle 17, in questo campionato ribattezzato ”spezzatino” (visti i molteplici orari spalmati su quattro giorni), saranno presenti sugli spalti sì e no 400 persone, con la stragrande maggioranza di tifosi ospiti. In questo momento la squadra ferrarese occupa i primi posti della classifica e anche la Curva Ovest ha ritrovato slancio e compattezza con il nuovo campionato di Lega Pro unica, avendo festeggiato i 40 anni di movimento ultras ed il ritorno in trasferta degli ultras, avendo essi aderito alla Supporters Card. Quando mancano 10 minuti dal fischio d’inizio, gli ospiti scaldano l’ambiente desolato dello stadio (visti i tanti seggiolini vuoti della tribuna locale) e i cori si alzano con una buona intensità vocale al sostegno della Spal.

All’ingresso delle squadre in campo, sul fronte locale, i ragazzi del Nucleo, la solita dozzina, sventolano qualche bandierina biancoblu; ben diverso, sulla tribuna opposta, l’impatto visivo che offrono gli ospiti, belli compatti con mani al cielo e qualche bel bandierone fatto sventolate senza sosta per tutti i 90 minuti.

I ragazzi del Nucleo cercano di farsi sentire nelle poche pause che hanno gli ospiti; oltretutto, nel primo tempo, per quasi tutti i 45 minuti i ragazzi della Ovest cantano un unico coro, ripetendolo all’infinito, alternandolo in rare occasioni a manate e, comunque, allo sventolio di bandieroni sempre gradevole.

Solo nella prima parte del secondo tempo il tifo ospite è risultato più noioso visto la monotonia del coro cantato (diverso rispetto a quello del primo tempo); con il passare dei minuti riprende una nuova tonalità più briosa, grazie anche al vantaggio ospite sul terreno di gioco che ha riportato vitalità ed entusiasmo. Nei minuti finali la ciliegina sulla torta è stata una bella sciarpata organizzata dai ragazzi della Ovest estense.

Al 90° è delusione tra i giocatori del San Marino usciti sconfitti tra le mura amiche (in teoria, visto una presenza locale molto scarsa,) per uno sfortunato auto-goal, così a festeggiare sono gli Estensi, con tutta la squadra che si porta sotto il settore ospite per raccogliere i meritati applausi dai propri tifosi, i quali continuano a cantare anche a partita ampiamente terminata.

Gilberto Poggi