A partire dal titolo, citazione del Giovanni Lindo Ferretti che fu, quanto segue nasce su ispirazione di terzi, per la precisione del buon G. che ringrazio. Tutto parte da un tweet, un’immagine di una presunta classifica dei “banning order” (il corrispettivo dei nostri “Da.Spo.”) in Premier League.

Visto che non sono un giornalista di uno dei maggiori quotidiani nazionali, non ho ceduto alla mania di condivisione ossessivo compulsiva, ripubblicandola senza verificarla in alcun modo. Che poi, a dirla tutta, un giornalista dei principali quotidiani si genuflette al “modello inglese” facendosi il segno della croce, sparando un paio di frasi fatte e continuando a crogiolarsi della sua sana ignoranza su ciò che in Inghilterra succede davvero. Paradossale, appunto, che in un paese e in un settore come quello della stampa sportiva, dove non si fa altro che tirare in ballo il “modello inglese”, la stragrande maggioranza di quel che succede in ambito stadio Oltremanica passi del tutto inosservato. A pensar male si potrebbe credere alla malafede, ma molto spesso è più questione di superficialità e mancanza di preparazione professionale. Ma andiamo oltre, il punto non è questo.
Girando e rigirando il web, facendo a pugni con il mio inglese arrugginito, oltre a scoprire che quella classifica era attendibile, ho raccolto tutta una serie di altri dati. La fonte, autorevolissima, è il sito Gov.uk: cioè, come facilmente intuibile, il sito del governo britannico. Ogni anno, l’Home Office, un ufficio di polizia che accorpa le forze dell’ordine di Inghilterra e Galles, stila questo report in cui fa il punto della situazione, come detto, dei “Football Banning Order”. Ci arriviamo un po’ lunghi, ovviamente, sempre per colpe di quanti hanno fatto a meno del proprio dovere: questo di seguito è il quadro completo della stagione passata, la 2012/13, pubblicato nell’Ottobre 2013, ma i numeri conservano comunque intatto il loro interesse ed è per questo che abbiamo scelto di sviscerarveli. Ovviamente la chiave di lettura del documento originale, visto che lo scrivente è la stessa succitata autorità governativa, che noi ci siamo solo limitati a tradurre, è tutta in positivo. Vista dalla nostra ottica, invece, specie alla luce della prostituzione intellettuale della nostra opinione pubblica, ogni singolo “diffidato”, ogni singolo arrestato per reati interconnessi al calcio fa veramente tanto rumore nel silenzio servile dei nostri media.

Bando ad ogni altra considerazione, vi lasciamo al report completo.
Viva il modello inglese, viva l’ignoranza italiana.

Matteo Falcone, Sport People.

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ARRESTI LEGATI AL CALCIO E DIVIETI D’ACCESSO ALLO STADIO
Stagione 2012-13
Commento alle statistiche
Durante la stagione 2012-13 il numero degli arresti in relazione con tutte le partite di calcio ufficiali, internazionale e nazionali, che coinvolgevano squadre provenienti, o di rappresentanza, dell’Inghilterra o del Galles è stato di 2.456 persone. Ciò rappresenta un lieve aumento del 4% (o di 93 arresti), sul totale del 2011-12, che era anche il totale più basso mai registrato. La tendenza generale al ribasso degli arresti legati al calcio sta continuando, anche se permane un rischio significativo che possano aumentare qualora gli sforzi per prevenire e contrastare tali disordini vengano ridotti.

Le statistiche riguardano tutti gli arresti sanzionabili secondo l’allegato 1 del “Football Spectactors Act” del 1989 (e successive modifiche) e refertati dalla polizia alla “Football Banning Orders Authority”. Questo include i reati specifici di calcio (ad esempio lancio di oggetti in campo, invasione di campo, ecc.) e una vasta gamma di reati generici commessi in occasione di un incontro di calcio. Sono considerati tali tutti gli arresti, in qualsiasi luogo, entro un periodo di 24 ore prima o dopo ogni partita. Per la prima volta sono stati raccolti anche i dati di un’intera stagione di arresti effettuati dalla “British Transport Police” (ulteriori 316 arresti). Questi arresti sono inclusi nelle Tabelle 7, 9, 10, 11, 12 e 13 che seguono.

Con una partecipazione complessiva di oltre 39 milioni di spettatori, il numero totale di arresti rappresenta meno dello 0,01% del totale, in pratica 1 arresto per ogni 14.000 spettatori, con una media di meno di 1 arresto per partita (Premier League 1.90 arresti a partita, Championship 1.13, League One 0.42, League Two 0,29).

Nessun arresto nel 75 % delle partite ufficiali.

Il 58% delle partite sono state giocate senza presenza di poliziotti, liberando così risorse di polizia per la sicurezza locale e le priorità della comunità (il ricorso alla polizia è stato reso necessario solo qualora si doveva procedere a degli arresti) .

Più di 100.000 tifosi inglesi e gallesi hanno viaggiato fuori dalla nazione per assistere a partite di Champions League e Europa League. Queste 44 partite hanno portato in soli 20 casi all’arresto di tifosi ospiti.

Il numero di ordinanze di divieto d’accesso allo stadio (FBO, Football Banning Order) è diminuito del 11%, attestandosi a quota 2.451 il 20 Settembre 2013, a fronte dei 2.750 al 9 novembre 2012. Tra queste sono incluse 471 nuove ordinanze, mentre 589 sono state comminate per un periodo superiore ai 12 mesi. Tali restrizioni sono sempre a tempo limitato e con scadenza.

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