Non è semplice raccontare questa prima stagionale del Campobasso, non tanto per i 90 minuti vissuti in campo ma per via dell’incredibile estate vissuta dai tifosi del Campobasso, estromessi dalla Serie C in malo modo (dopo una serie infinita di ricorsi) e ripiombati nel campionato regionale di Eccellenza. Tra l’altro non per la prima volta.

Tifo ancora in fase di allestimento. Perché? Semplicemente perché i tifosi del Lupo stanno attendendo l’ultima sentenza di esclusione del Città di Campobasso dalla Serie D (con tanti “ringraziamenti” al signor Mario Gesuè, colpevole dell’ennesima cancellazione dei rossoblu molisani dai campionati nazionali), il cui esito pare abbastanza scontato, per concentrarsi poi in pieno sul nuovo corso del calcio locale, targato Campobasso 1919, seconda compagine cittadina iscritta – come detto – al campionato di Eccellenza, e che proprio in questi giorni sta rifondando l’intero pacchetto societario.

Proprio per questo in quel dello stadio Civitelle di Agnone non si vedranno striscioni dei gruppi organizzati della Curva Nord Michele Scorrano, né si udirà nessun coro dai circa 200 presenti nel settore a loro dedicato.

Ciò nonostante sono notevoli gli applausi per la prima uscita di campionato dei rossoblu, ad ogni marcatura ed anche al fischio finale, con l’intero gruppo squadra che raccoglie il saluto finale (abbracci compresi) dei tifosi giunti in Alto Molise in questo sabato pomeriggio.

Nulla da segnalare per il pubblico di casa, a memoria ricordo la presenza dei Fedayn Agnone al seguito dei granata locali (oggi con un’inspiegabile tenuta bianco-viola), ma il loro settore dedicato è mestamente deserto (circa 400 gli spettatori totali presenti).

Per qualche lettore interessato al risultato del campo, il Campobasso1919 realizza una cinquina esterna, portandosi già in vetta al campionato in coabitazione con l’Isernia, anch’esso vittorioso per 5-0.

Francesco Passarelli