Saremo molto concisi e chiari: CI SIAMO ROTTI I COGLIONI.

Ci siamo rotti i coglioni di dirigenti incompetenti.

Ci siamo rotti i coglioni di Fusco che dopo un mercato estivo racapricciante ne sta facendo uno invernale completamente inadeguato e che non da le ampie garanzie che sarebbe lecito aspettarsi per mantenere almeno questa merda di categoria.
Uno che dopo quel che ha combinato e dopo le scelte che ha fatto sugli estremi difensori, trova il coraggio di esonerare Scalabrelli per un diverbio, il preparatore dei portieri che negli ultimi 10 e passa anni con noi, ha allenato alcuni dei migliori portieri che abbiamo mai avuto nella nostra storia.

Ci siamo rotti i coglioni di Di Taranto che non si capisce che cazzo ci faccia qui a parte partorire comunicati del cazzo o sputare sulla nostra curva in occasione di vicende che vogliamo tenere riservate per rispetto della memoria di chi non c’è più.

Ci siamo rotti i coglioni di una squadra di mezze seghe che sosteniamo senza sosta nonostante tre anni consecutivi di retrocessioni e sconfitte. Mezze seghe e mezzi uomini che non hanno nemmeno avuto il coraggio di aggrapparsi a noi nei momenti di difficoltà, anzi, quando è stato il momento si sono asserviti senza proferire parola ai diktat della società che vietava loro di venire sotto la curva.
E così hanno fatto sempre, perfino a Sassari di fronte a tifosi che si erano sobbarcati un lungo viaggio e oneri pesanti. Perfino dopo i rarissimi gol fatti, mai un calciatore aggrappato a una rete, mai un’esultanza che ci cercasse, mai la voglia di abbracciare chi ha sempre creduto in loro. MAI, IL NULLA.

Ci siamo rotti i coglioni di tutti i mister che passano da queste parti senza capirci un cazzo, che si accontentano di striminziti pareggi, che coccolano calciatori che passeggiano per il campo e che nel dopo partita inanellano sempre la solita serie di stronzate senza senso.

Ci siamo rotti i coglioni di un Presidente totalmente assente che si fa i cazzi suoi di là dall’Oceano mentre di qua si cola a picco in un mare di merda.
Un Presidente a cui non frega un cazzo della nostra maglia, che pensa di pulirsi la coscienza con qualche viaggietto di una manciata di giorni o di meritare il rispetto di questa città e di questa tifoseria solo perché ha molti amici che hanno vagonate di soldi da buttare nel cesso.

NON SIAMO E NON SAREMO MAI IL CESSO DI NESSUNO, VOGLIAMO RISPETTO PER LA NOSTRA STORIA, VOGLIAMO IMPEGNO, VOGLIAMO AMORE PER LA NOSTRA MAGLIA E VOGLIAMO VINCERE!

CI SIAMO ROTTI I COGLIONI DI TUTTI, DEFINITIVAMENTE.

A partire da domenica la vittoria è l’unico risultato possibile, non tollereremo più pareggini e sconfitte umilianti e non ci saranno più sconti, per nessuno. Continueremo ad onorare sempre la maglia e i nostri colori col nostro immancabile tifo, se lo vorrete ci troverete ancora, ma se non vedremo nei vostri occhi il fuoco che vogliamo vedere, vi faremo vedere come accenderemo il fuoco nei nostri.

La squadra faccia dunque il suo dovere e vinca sul campo, la società faccia il suo dovere e ci salvi, poi si cavi dal cazzo maturando la consapevolezza che qualunque imprenditore serio e sano di mente avrebbe: se fai un investimento e sbagli tutto quello che si può sbagliare, i soldi li perdi e anche se vendi non li puoi riprendere perché quel bene l’hai svalutato con la tua incapacità.

LA PAZIENZA È TOTALMENTE FINITA, VINCETE O SCOPRIRETE CHE FERRARA PUÒ ESSERE UN LUOGO MOLTO INOSPITALE.