Nuova uscita per la Alcatraz Edizioni che, dopo “We stand”, torna a parlare di calcio. Lo fa questa volta traducendo in italiano il libro di Ian Plenderleith, “The quiet fan”, nella versione italiana sottotitolato “Il tifoso tranquillo”. Lo trovate in vendita, oltre che nelle solite piattaforme di vendita online, anche sul sito della casa editrice o, in alternativa, potete provare a chiedere se ve lo rimedia il vostro libraio di fiducia cercando l’Isbn 978-88-85772-24-3.
A dirla tutta, la scheda tecnica del libro (di cui vi lasciamo lettura integrale a margine) fa un po’ tremare i polsi, giocando sulle solite dicotomie tifoso tranquillo-tifoso violento su cui il luogo comune affonda le sue radici. Per il resto, il canovaccio ricorda diversi altri libri del genere, in cui il calcio diveniva metronomo delle vite personali di ognuno.
Disponibile in libreria dal 30 ottobre.
Buona lettura.

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Un modo diverso di rimanere “fedeli alla tribù”. Ian Plenderleith è l’anti-John King di cui avevamo bisogno.

«I tifosi delle autoproclamate Grandi Squadre che pensano che un solo trofeo l’anno costituisca un fallimento sono avvisati: il proseguimento della lettura di questo libro li condurrà in un mondo in cui l’obiettivo non è affatto vincere, ma semplicemente esserci».

Chi è il Tifoso Tranquillo? Sei tu, sono io, è più o meno chiunque segua il calcio. Ma nell’immaginario collettivo siamo stati pian piano emarginati dai teppisti, dagli urlatori e dai fanatici. A dar retta ai mass media, a volte sembrerebbe che solamente certi personaggi siano autorizzati a rivendicare la propria dedizione al pallone o a una squadra.

Per Ian Plenderleith, invece, il più grande valore di questo sport risiede nella sua funzione di segnalibro esistenziale. Mentre il nostro soggiorno sulla Terra diventa sempre più caotico e contraddittorio, il football agisce da misuratore di stabilità – risultando infine un confortante punto fermo della vita: sia nella vittoria che nella sconfitta, nell’estasi che nella frustrazione.

Attraverso il ricordo di dodici partite viste di persona, disseminate nel corso degli anni in giro per il mondo, l’autore riflette sulla natura umana, la società e i grandi temi universali, utilizzando il calcio come lente d’ingrandimento.

Crescere, sbagliare, imparare, amare, vedere nascere qualcuno e perdere per sempre qualcun altro, cambiare, perdonare, realizzarsi: tutto passa simbolicamente dal regolare pellegrinaggio in gradinata.

Col sorriso sulle labbra, il ritmo della musica rock e un tono costantemente dissacrante, The Quiet Fan – Il tifoso tranquillo è un memoir acuto che osserva il “beautiful game” da un punto di vista inedito. Dedicato a tutti coloro che pensano che il calcio NON sia una questione di vita o di morte, né qualcosa di molto più serio (pur andandoci piuttosto vicino).