Domenica 13 febbraio, giorno precedente ai 13 anni dalla nascita della Baraonda Biancorossa, il PalaCarrara vede protagoniste Pistoia e Udine, prime in classifica a pari merito. La squadra friulana è sicuramente più strutturata per una promozione finale in massima serie, ma anche Pistoia non si trova nei piani nobili della classifica a caso. La prevendita nei giorni precedenti è a dir poco positiva: con la capienza ancora ferma al 35% del totale, i biglietti disponibili (circa 1.200/300) risultano esauriti già nella giornata del sabato, come segnala la società. Per ritrovare un ambiente così colmo di entusiasmo bisogna tornare indietro di almeno 4/5 stagioni.

Oltre a ciò, vengo a conoscenza della buona probabilità (finalmente!) di una tifoseria organizzata degna di tal nome nel settore ospiti, il Settore D Udine. Sinceramente, e lo dico da vero ignorante, mi sono un po’ perso sulla scelta del gruppo bianconero se seguire o meno la squadra: l’ultimo comunicato, datato ottobre 2021 sulla loro pagina social parla di sostegno casalingo (nella gara di andata ero presente anche io nel settore ospiti a Udine e posso confermare la loro presenza, semmai ce ne fosse bisogno), ma con la volontà di non effettuare trasferte. Evidentemente però la loro idea sul viaggiare è cambiato, saranno infatti venticinque circa i presenti nel settore ospiti, volti a sostenere la propria squadra. Il loro sostegno sarà anche decisamente costante e positivo, approfittando dei momenti di pausa della tifoseria biancorossa, ma non facendosi certo intimidire dal supporto casalingo. A dare supporto scenografico inoltre vi è un bandierone, sventolato con frequenza. Da segnalare un paio di inequivocabili gestacci tra qualche individuo delle due curve, che però non hanno avuto riscontro tra i due gruppi; entrambi infatti si interessano unicamente al sostegno dei propri beniamini e anzi i bianconeri a fine gara, dopo un “salutate la capolista” che fa storcere il naso a qualche pistoiese, rivolge pensieri anche ai rivali canturini e triestini, tifoserie non certo amiche della curva toscana, con qualche applauso di approvazione da parte del PalaCarrara.

Per quanto riguarda la Baraonda, oggi offre davvero una prestazione superlativa: gruppo ben compatto dietro lo striscione, cori eseguiti a pieni polmoni, battimani che coinvolgono l’intero palazzetto, sciarpate, bandiere biancorosse sventolate ripetutamente. In tutto questo da segnalare anche la premiazione/saluto a Michele Antonutti, capitano bianconero che negli anni di massima serie è stato protagonista indimenticato a Pistoia.

Il gruppo organizzato pistoiese in primis, ma l’intero ambiente supporta e tenta di limitare la squadra avversaria con lodevole foga. Davvero devastante è Un giorno all’improvviso, urlato a pieni polmoni da tutto il pubblico presente; non mancano inoltre delle “affettuose” dediche ai rivali di sempre di Montecatini.

La partita in campo è, prevedibilmente, davvero tirata, con Udine, a onor del vero quasi sempre avanti: 17 pari il primo quarto, due punti di vantaggio per Udine a fine secondo, + 2 di Pistoia a fine terzo. Un’ottima difesa dei bianconeri riesce a limitare le sortite offensive dei toscani nell’ultimo decisivo quarto, i quali non riescono a vincere la sfida casalinga: è Udine ad avere la meglio 65-70. Gli ospiti quindi festeggiano una preziosissima vittoria in ottica classifica finale; va comunque ricordato che anche i primi classificati in regular season partecipano ai playoff per la promozione. Non da meno sono i sinceri e meritati applausi del palazzetto per la Giorgio Tesi Group Pistoia, che dimostrano come il pubblico apprezzi ovviamente la classifica, ma anche l’impegno e la grinta dei giocatori biancorossi in questa stagione. Baraonda che sperava di arrivare al proprio 13esimo compleanno con una vittoria, ma avrà modo di rifarsi in un altro scontro diretto sul campo molto interessante mercoledì 16 febbraio contro Casale Monferrato. Udine invece nella stessa giornata ospiterà la UCC Piacenza.

Testo di Edoardo Pacini
Foto di Andrea Del Serra