Centodieci: per molti, ma non per tutti! A parte Cellino, che se ne frega altamente di simboli, tradizioni e ricorrenze, tutti sanno che quest’anno il nostro amato Brescia compirà centodieci anni.Per questo, come ogni anno e nonostante la situazione molto precaria (non solo a livello calcistico), celebriamo questo storico traguardo con una sciarpa commemorativa. Certo, restando nell’ambito sportivo, a livello di classifica e di prestazioni ci sarebbe poco da festeggiare, con una società letteralmente allo sbando e in balia di un uomo sempre più solo e confuso (ve l’abbiamo già detto che qualcuno è arrivato a rimpiangere perfino Corioni?).La storia però va onorata sempre, a prescindere da chi rappresenta temporaneamente la nostra società.Gli allenatori, i calciatori, e soprattutto i cattivi presidenti infatti passano (anche se per qualcuno ci vorrebbe una bella spintarella!); mentre i nostri ricordi, le nostre passioni, i nostri colori sopravvivono a tutto e a tutti, e saranno tramandati ai nostri figli per sempre (e questa non è retorica!).A modo nostro, con la nuova sciarpa abbiamo cercato -appunto- di esprimere tutti questi concetti.Ci auguriamo di esserci riusciti e -soprattutto- speriamo che vi piaccia.E a chi avrà la fortuna e l’onore di possederla, chiediamo come sempre di indossarla, sudarla e consumarla, proprio come fosse la Maglia da gioco. Per ultimo, vogliamo rispondere a chi ci chiede di prendere una posizione riguardo alle ultime prestazioni della squadra e -in particolare- riguardo alle scelte del presidente.Presto fatto: noi una posizione l’abbiamo presa in tempi non sospetti, proprio quando sarebbe stato preferibile -per ovvie ragioni- assecondare Cellino (e non contestarlo come abbiamo fatto).Come avevamo già fatto con la famiglia C., infatti, abbiamo preferito denunciare la sua arroganza e tutte le sue deficienze (che oggi purtroppo stanno dando dei frutti molto amari), e per questo siamo stati esclusi dal gioco (per chi l’avesse dimenticato, l’anno scorso siamo stati costretti a saltare tutte le partite più affascinanti e sentite a causa della sua incapacità, della sua ingordigia e della sua superbia).Abbiamo cercato in tutti i modi di aprire gli occhi ai tifosi e ai giornalisti; oggi -purtroppo- i fatti ci stanno solo dando ragione.Ci resta sempre la speranza di una protesta comune che potrebbe essere utile -quantomeno- ad arginare tutta la strafottenza e l’ignoranza di chi -alla fine- sta mostrando la sua vera faccia.E se non bastassero tutte le puttanate che ha fatto durante l’ultimo campionato di Serie A per cogliere le sue incapacità, ci piacerebbe far notare l’unica vera qualità mostrata da questo uomo: quella cioè di fare disinnamorare -e quindi allontanare- i tifosi bresciani dalla propria passione, e questo in un momento storico in cui ogni ragione di vita è utile per sopportare il peso di questa emergenza.Avanti Brescia Sempre!