Sono anni che la repressione si accanisce nei confronti degli ultras e verso tutte le altre realtà sociali di denuncia popolare. La repressione è una vera e propria limitazione alla democrazia, perché si tratta di azioni giuridiche atte a perseguire la persona solo perché presente in tali realtà sociali. Ovviamente anche noi, del gruppo “Curva Nord Campobasso”, abbiamo da raccontare abusi e atti repressivi subiti da alcuni di noi:

Le vicende di Vasto, dove la polizia, nonostante le due tifoserie non siano entrate mai in contatto, ha ben pensato di rincorrere uno dei pulmini presenti facendolo accostare per distruggerlo, ovviamente picchiando i passeggeri a bordo del veicolo.

Nella partita casalinga contro il Cesena, della stagione 2018/19 abbiamo addirittura subito un daspo all’intenzione, perché il ragazzo in questione, a fine partita, essendo presente all’interno del parcheggio mentre beveva una birra, secondo le ipotesi delle forze dell’ordine presenti in quell’evento, aveva l’intenzione di lanciarla alla tifoseria avversaria, presente nel parcheggio ospiti adiacente.

Nella partita casalinga contro la Recanatese, nella stagione 2019/20, un nostro fratello ha subito un daspo per lancio e possesso di materiale esplosivo nonostante non vi siano immagini o filmati che lo attestino anche perché realmente innocente.

Durante i festeggiamenti del compleanno del gruppo, solamente per aver intonato dei cori del Campobasso insieme ai ragazzi presenti nella strada della movida campobassana, siamo stati vittime di una vera e propria diffamazione giornalistica, che ci ha descritto come dei violenti intenti a creare caos e panico ai presenti, dedicandoci persino un servizio nella televisione locale e facendoci arrecare delle sanzioni per violazione del Dpcm.

Durante la partita casalinga contro il CynthiAlbalonga, avvenuta circa un mese fa, a fine partita è avvenuta una baruffa tra tifosi locali ed un nostro compagno ha preso una diffida per percosse solo perché sventolava una bandiera nelle vicinanze, essendo stato vittima di infamie da parte di “semplici” tifosi.

Siamo arrivati alla conclusione che basti solo un piccolo canarino di passaggio a cui non stai simpatico per farti ritrovare la fedina penale sporca senza aver commesso nulla. Lo stadio dovrebbere essere, come i valori dello sport ci insegnano, un luogo di aggregazione e integrazione sociale, ma ad ora ci sembra sempre piu’ un campo di battaglia dove avere paura dei nostri stessi tutori, di conseguenza oggi domenica 02/05/2021 presidieremo in piazza invece di farlo all’esterno dello stadio come ogni domenica, per tutti coloro che sono state vittime di abusi e per i nostri amici diffidati.

Diffidati liberi!!!

Solo gli ultras vincono sempre!!!